BOCCANEGRA, Ambrogio
Figlio di Egidio, ammiraglio di Castiglia, e di Richetta Riccio, accompagnò il padre in Spagna, forse sin dal 1349. Nel 1359 prese certamente parte alla spedizione di Pietro il Crudele contro Pietro IV d'Aragona, in qualità di comandante di galera. Nella lotta tra Pietro il Crudele ed Enrico II di Trastamara per il trono di Castiglia combatté dalla parte di quest'ultimo nella battaglia di Nájera (aprile 1367). Dopo l'esecuzione del padre a Siviglia per ordine di Pietro il Crudele (settembre 1367), Enrico gli affidò il comando della sua flotta e lo vediamo forzare nel 1370, come ammiraglio, il blocco del Guadalquivir effettuato dalla squadra portoghese di Lanzarotto Pessagno. In seguito si diresse con sette galere verso la Biscaglia, da dove ritornò con il materiale necessario per riarmare le galere che si trovavano nel porto di Siviglia e con due navi cantabriche. Con queste forze affrontò la squadra portoghese davanti a Sanlúcar de Barrameda e la costrinse alla ritirata.
Nel 1372 Enrico II lo mandò in aiuto dei Francesi che assediavano La Rochelle, difesa dalla flotta inglese di sir John Hastings, conte di Pembroke.
Il 23 giugno 1372, di pomeriggio, il B. si schierò in ordine di battaglia davanti alla città durante l'alta marea, facendo affidamento sulla bassa marea per rendere difficile la manovra delle navi inglesi che restavano presso la costa. All'alba il B. inviò dapprima dei brulotti contro la flotta inglese che poi attaccò e distrusse con le sue galere. L'ammiraglio inglese fu fatto prigioniero e condotto a Burgos. Enrico, in segno di riconoscenza, il 5 nov. 1372, aggiunse la città di Linares ai beni che l'ammiraglio aveva ereditato dal padre.
Il 7 marzo 1373 il B. penetrò nella foce del Tago alla testa di dodici galere. Lisbona era protetta da quattro galere e quindici navi comandate da Lanzarotto Pessagno. Il B. vinse e si impossessò di due galere e della maggior parte delle navi. Dieci giorni dopo Ferdinando I del Portogallo chiedeva la pace. In quel momento, grazie al suo ammiraglio genovese, il re di Castiglia dominava l'Atlantico, dallo stretto di Gibilterra sino al golfo di Guascogna. Durante la guerra dei Cent'anni tra Francia e Inghilterra l'alleanza castigliana procurava così alla Francia vantaggi marittimi notevoli.
Il B. governò le sue signorie spagnole con successo e diede in particolare un fuero o statuto ai Mori residenti nella sua città di Palma del Rio in data del 19 maggio 1371. L'accordo concluso con i Mori di Palma fu confermato, dopo la morte del B., avvenuta a quanto pare nella seconda metà del 1373 (negli ultimi mesi del 1373 infatti figura come l'ammiraglio di Castiglia Fernán Sanchez de Tovar), alla sua vedova ed a sua figlia da Enrico II con un diploma del 9 dic. 1374.
La città di Palma continuò ad appartenere ai Boccanegra, come prova un diploma di Giovanni I del 7 luglio 1378, con il quale questa località fu concessa ad Alfonso, fratello del Boccanegra. Si trovava ancora in suo possesso il 4 apr. 1380, data in cui Giovanni I gli confermò il fuero dei Mori della sua città. Da allora i Boccanegra assunsero il titolo di conti di Palma.
Bibl.: C. Fernandez Duro, La marina de castilla…, Madrid 1894, pp. 127-129, 131, 133, 137 s., 336; F. Perez Embid, El almirantazgo de Castilla..., Sevilla 1944, pp. 131-134; L. Suarez Fernandez, Navegación y comercio en el Golfo de Vizcaya..., Madrid 1959, ipp. 24 s., 29 s., 33.