AUTPERTO, Ambrogio (Ambrosius Autpertus o Ansbertus)
Benedettino, nato in Gallia agl'inizî del sec. VIII, venuto in Italia forse al seguito di Gerolamo figlio di Carlo Martello, si ritirò nel monastero di S. Vincenzo al Volturno di cui fu eletto abate nel 776 non senza contrasti da parte dei monaci italiani. La data della sua morte è fissata comunemente al 19 luglio 778, ma da una lettera di papa Stefano IV a Carlomagno (v. Jaffe, Mon. Carolina, Berlino 1867, pp. 212-218) risulterebbe ancora in vita il 15 aprile 781.
Come scrittore A., "il più illustre che abbia prodotto la Francia in quel secolo d'ignoranza" ci si rivela nel suo notevolissimo commento all'Apocalisse (in Maxima Patrum Bibliot., XIII, coll. 403-639) e nel Conflictus vitiorum atque virtutum (in Migne, Patrol. Lat., XL, coll. 1091-1106) diffusissimo nel Medioevo e attribuito a S. Agostino, S. Ambrogio, S. Gregorio Magno e S. Isidoro di Siviglia. Sono di lui anche la vita di alcuni santi (in Mon. Germ. Hist., Script. Rerum Lang., Hannover 1878, pp. 546-555), varie omelie e sermoni, parte editi (in Migne, Patrol. Lat., XVI, 751; XXXIX, coll. 2104-2107; LXXXIX, coll. 1275-1320; Chronicon Vulturnense, ed. Federici [v. Bibl.], I, p.1-15), parte inediti a Montecassino e nella Biblioteca Nazionale di Parigi. A. è uno dei primi rivendicatori del culto della Madonna: alcune delle lezioni dell'Ufficio dell'8 settembre (per la festa della Natività della Madonna) e dell'8 dicembre (per la festa dell'Immacolata Concezione) sono tratte da sermoni di lui e non, come si crede generalmente, da sermoni rispettivamente di S. Agostino e di S. Girolamo.
Bibl.: Chronicon Vulturnense, ed. Federici (Fonti per la storia d'Italia), I, Roma 1925, p. 177 segg.; Hist. Litt. de la France, IV, Parigi 1738, pp. 141-161; U. Berlière, in Dict. d'hist. et géograph. ecclés., II, col. 1115 seg.; G. Morin, in Revue bénédictine, VIII (1891), pp. 275-76, 278; XXVII (1910), pp. 204-212; id., in Revue d'hist. ecclésiastique, VI (1905), pp. 327-345; id., in Études, textes, découvertes, I, Maredsous 1913, pag. 23 segg.