ambiente
Spazio che circonda una cosa o una persona e in cui essa si muove o vive. Con significato di maggiore interesse in ambito economico, la natura, quale luogo più o meno circoscritto in cui si svolge la vita delle persone, degli animali e delle piante, con i suoi aspetti di paesaggio, le sue risorse, i suoi equilibri, considerata sia in sé stessa sia nelle trasformazioni operate e nei nuovi equilibri che ne risultano, e come patrimonio da conservare, proteggendolo dalla distruzione, dal degrado, dall’inquinamento, anche con precise norme giuridiche.
Le problematiche ambientali suscitano grande interesse, dal momento che nel mondo antropizzato i processi in corso manifestano crescenti problemi in termini di conseguenze, inquinamento e sempre più modesta sostenibilità delle attività sul territorio. I principali temi ambientali sono affrontati, ormai abitualmente, dai protocolli dei più importanti incontri internazionali, dai vertici dei G20 ai lavori della Commissione europea. In Italia, uno specifico dicastero è stato destinato ai problemi dell’ambiente.
Gli equilibri ambientali rappresentano il frutto di un sistema di interazioni molto complesso e di difficile interpretazione poiché, ai tradizionali processi di scambio fra il sottosistema a. naturale e il sottosistema a. sociale, si sommano gli elevatissimi livelli di interconnessione tra l’a. interno (sistema territoriale misurato di norma su scala corografica) e quello esterno (con riferimento ai processi che producono effetti su scala globale o su quella continentale). Si è manifestato con massima evidenza come le alterazioni del sistema a., misurate a livello planetario, provochino effetti su scala regionale e come le risposte ai principali problemi locali siano completamente fuori portata rispetto alle capacità di intervento politico e programmatico delle comunità locali. La transcalarità che caratterizza le problematiche ambientali evidenzia come le questioni relative all’ecosistema terrestre debbano essere affrontati su scala globale, anche se gli impatti si misurano soprattutto a livello regionale e a livello degli ecosistemi locali.
Fra le tematiche più pregnanti delle agende politiche dei grandi incontri internazionali (➔ Kyoto, protocollo di), si annoverano: riscaldamento globale, biodiversità (➔), cambiamento climatico (➔), cui corrispondono grandi problemi di inquinamento (marino, atmosferico, acustico), deforestazione, erosione del suolo e desertificazione (➔), smaltimento dei rifiuti (➔ rifiuti). Nell’affrontare questi argomenti, si definisce l’oggetto delle politiche ambientali e si alimentano filoni di ricerca, per es. sulle esternalità o sui beni comuni, propri dell’economia ambientale (➔).
Il modello di sviluppo sostenibile (➔), affermatosi, almeno in linea di principio, all’interno del contesto politico e culturale mondiale nel corso degli ultimi anni del 20° sec., implica un assetto del territorio vincolato alla razionale utilizzazione delle risorse, ossia una gestione territoriale che non comprometta il naturale rinnovamento delle risorse, né le prospettive di crescita economica e sociale. Strumento essenziale per il conseguimento di tale obiettivo sono considerate, ormai quasi unanimemente, le politiche di qualità ambientale, interpretate attraverso i sistemi di certificazione ambientale (➔), come EMAS e ISO 14000, ed estese sostanzialmente a tutti i settori produttivi (industriale, agricolo eccetera).