Masnovo, Amato
Filosofo italiano (Fontanellato, Parma, 1880 - Parma 1955). Sacerdote (1903), prof. (1921) di storia della filosofia medievale e di filosofia teoretica nell’univ. Cattolica di Milano, fu esponente della neoscolastica milanese. Illustrò il pensiero di Tommaso d’Aquino (Introduzione alla Somma teologica di s. Tommaso, 1918; Da Guglielmo d’Auvergne a s. Tommaso d’Aquino, 3 voll., 1930-42) e di Agostino (S. Agostino e s. Tommaso, 1942; S. Agostino, 1946), mettendone in luce i legami. Si occupò anche del problema criteriologico, criticando la soluzione datane dalla scuola di Lovanio (Problemi di metafisica e di criteriologia, 1930) e teorizzando, con F. Olgiati, il «subordinatismo realista», ossia il primato, in sede conoscitiva, delle verità di fatto, o reali, rispetto alle verità di ragione, o ideali. In campo metafisico approfondì la «prima via» di Tommaso d’Aquino (➔), reinterpretandola come confutazione del divenire e dimostrazione dell’indivenibile. Tra le altre opere si ricordano: Il neotomismo in Italia (1923); La filosofia verso la religione (1941); Il filosofo canonico Vincenzo Benedetto Buzzetti nel primo centenario della morte (1945).