AMATO di Montecassino
Nacque probabilmente in Salerno verso la metà del sec. XI. A torto fu da taluno identificato con l'omonimo vescovo di Oléron e da qualche altro con l'omonimo vescovo di Nusco. Monaco di Montecassino, forse ebbe dignità e giurisdizione episcopale nella stessa abbazia senza avere una diocesi. Si sa che dedicò a Gregorio VII un poema De gestis sanctorum Petri et Pauli, ch'è andato perduto. E perduta si ritenne per lungo tempo una sua Historia Normannorum in otto libri, che si sapeva dedicata da lui a Desiderio, celebre abate di Montecassino. Ma nel 1835 lo Champollion-Figeac ne pubblicò e largamente cercò d'illustrare una versione francese della fine del sec. XIII o del XIV, rinvenuta nella Biblioteca Reale di Parigi. E nel 1892 l'abate Delarc ne diede a Rouen una seconda edizione, alquanto men difettosa della prima. La versione fu eseguita probabilmente nel regno di Sicilia per ordine o in servizio di un conte di Militrée. Grazie ad essa, si può considerare come ricuperata l'opera di Amato, quantunque travestita, a cominciare dal titolo, Ystoire de li Normant, in una lingua francese italianeggiante, che non fu mai parlata in Francia. E da essa, dopo un breve riassunto delle prime vicende dei Normanni immigrati in Francia ed emigratine per l'Inghilterra, per la Spagna, per l'Oriente, apprendiamo come essi iniziarono la loro fortuna nel Mezzogiorno d'Italia, e come si vennero via via sviluppando ed elevando fino alla morte del principe Riccardo di Capua (1078). Niun'altra scrittura del tempo, per andatura di vera storia e per copia di particolari, può gareggiare con questa d'Amato, nonostante sia in essa chiaramente riconoscibile la parzialità pei Normanni e l'avversione per quanti furono loro nemici.
Bibl.: F. Hirsch, Amatus von Monte Cassino und seine Geschichte der Normannen, in Forschungen zur deutschen Geschichte, VIII, Gottinga 1868, pp. 203-325; G. Baitz, Zur Kritik der Normannengeschichte des Amatus von Monte Cassino, ibid., XXIV (1884), pp. 275-340; M. Schipa, in Archivio Storico per le Provincie Napoletane, XIII, pp. 484-510.