Sen, Amartya Kumar
Economista indiano (n. Santiniketan 1933). Ha insegnato in varie università, in India, in Europa e negli Stati Uniti. Attualmente è professore di economia e filosofia presso la Harvard University. Vincitore del premio Nobel per le scienze economiche nel 1998 per il suo contributo all’economia del benessere e alla teoria delle scelte sociali (Collective choice and social welfare, 1971), ha mostrato una spiccata attenzione verso i temi delle disuguaglianze economico-sociali (On economic inequality, 1973; Inequality reexamined, 1992) e della povertà sin dalla gioventù, anche a causa del ricordo della carestia del Bengala (1943-1944), che causò la morte di alcuni milioni di persone (le stime più attendibili oscillano fra 1,5 e 4 milioni). In Poverty and famine: an essay of entitlement and deprivation (1981) argomenta come le carestie non dipendano dalla scarsità di cibo, ma dalle disuguaglianze tra individui. Ha contribuito alla comprensione delle caratteristiche e delle motivazioni di tali disuguaglianze con riferimento alla centralità dei parametri (per es., felicità, ricchezza, reddito, opportunità ecc.) assunti per l’analisi, partendo dal presupposto che gli individui sono caratterizzati da sostanziale eterogeneità.
Presso il Presidency College di Calcutta ha approfondito lo studio dell’economia del benessere, nella convinzione che le scelte politiche debbano sempre essere ispirate a ideali di democrazia, tolleranza e razionalità. A Cambridge, S. ha beneficiato del dibattito tra keynesiani (R.F. Kahn, A.C. Pigou ecc.) e neoclassici (D.H. Robertson, M. Dobb ecc.) e al MIT ha interagito con grandi economisti come P. Samuelson, R. Solow e F. Modigliani. Importante anche il suo contributo alla definizione dello Human development index, indicatore di sviluppo macroeconomico che le Nazioni Unite adottarono poi, insieme al PIL, per le analisi della qualità della vità nei Paesi membri. Tra le altre opere: More than 100 million women are missing (1990); The idea of justice (2009), Peace and democratic society (2011).