AMARASIṂHA
. Lessicografo e poeta indiano, buddhista, della cui vita nulla si conosce di certo. Per elementi tratti dalla sua opera (tra l'altro egli cita e usa Kālidāsa, il grande poeta lirico drammatico ed epico del sec. V d. C.) sembra fiorito fra il sec. VI e l'VIII. Fu autore dello Amarakośa, il Vocabolario di Amara, scritto in versi, diviso in tre libri e contenente ben diecimila parole, raggruppate in gran parte per sinonimi e indicanti le cose più diverse: 1) cielo, dei, titani, e loro attributi; aria, stelle; divisioni del tempo; fasi della luna, eclissi; crimine, virtù, felicità, destino, natura, intelligenza; sapori, odori, colori; suono, musica, danza, rappresentazioni drammatiche; regioni infernali; serpenti, pesci; miseria, pena; mari, acque, isole, navi; piante acquatiche; 2) terra, misure di distanza, città, edifici, abitazioni; montagne, fonti, caverne, minerali; foreste, alberi; piante medicinali o aventi qualità particolari; leoni, altri quadrupedi, insetti, uccelli; uomini, donne; malattie; vestiti, profumi, ghirlande; razze, le quattro caste (o classi) e gli ordini sociali; ipocrisia; matrimonio; classi militari, re, ministri; nemici, alleati, mezzi di difesa e di successo; rendite; insegne della sovranità; esercito, armi, guerre; funerali; prigione; vita; terza classe; professioni, lavoratori, campi, grano; utensili; nutrimento; bestie; commercio; pesi e misure; quarta classe, classi miste, artigiani, musici; caccia, cacciatori; istrumenti, arte; liquori alcoolici; giuoco; 3) epiteti di persone; qualità di cose; parole diverse; parole omonime indeclinabili; determinazioni dei generi; nomi femminili, maschili, neutri, ecc. Il lessico ottenne in India grande celebrità, come attesta l'esistenza di ben cinquanta commentarî compiuti intorno ad esso (v. india: Letteratura).
La più recente edizione fu pubblicata da Gaṇapati Śāstrī col commento, del 1159, intitolato Ṭīkasarvasva di Vandyaghaṭīya Sarvānanda, Triwandrum 1914-1917 (Trivandrum Sanskrit Series), nn. 38, 43, 51, 52.