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Aman

Enciclopedia Dantesca (1970)
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Aman


Ministro del re persiano Serse (ma Assuero nella Vulgata; v. ASSUERO), che era chiamato l'agaghita o agageo perché proveniente da Agazi, distretto della Media (Esth. 3-7). Adirato contro il giudeo Mardocheo, cugino di Ester, sposa del re (Mardocheo ha salvato la vita di Assuero, sventando una congiura) perché questi gli rifiuta gli onori, ottiene un decreto di morte per i Giudei deportati in Babilonia; ma Ester rivela al re le iniquità del ‛ superbo ' Aman, che è condannato a essere appeso allo stesso legno che egli aveva destinato al giusto Mardoceo: cfr. Pg XVII 25-30, dove la morte di A. è una delle tre visioni estatiche di iracondia punita che D. riceve al termine del terzo girone. Non è nel racconto biblico la rappresentazione ‛ figurativa ' del supplizio di A. al cospetto del re, di Ester e di Mardocheo, come in D.; questi ha riassunto l'episodio in una scena fondamentale, ricca di forti tonalità: un crucifisso, dispettoso e fero / ne la sua vista, e cotal si moria, centrata sull'orgogliosa violenta figura del condannato, conservata fino alla morte.

Nell'episodio biblico A. impersona, più che l'ira in sé (" iratus est valde ", Esth. 3, 5), l'odio antigiudaico dei popoli pagani, e in particolare l'oppressione babilonese contro Israele, ma a D. premeva piuttosto, scegliendo questo episodio, di porre in luce la proterva superbia e l'irosità del personaggio come risultano dalle due espressioni ricordate (‛ superbo ' e ‛ irato '). Il Poletto ha inteso sottolineare una contraddizione tra il racconto biblico (che fa morire A. di impiccagione) e la rappresentazione dantesca; ma D. è stato attirato soprattutto da un passo della Vulgata (dove si parla tre volte di crux), e in particolare dal passo " iussit excelsam parari crucem " (Esth. 5,14), dove s. Girolamo aveva tradotto con " crux " la parola greca ξύλον. Singolare la circostanza che nel racconto biblico A. non affronta affatto la morte con aspetto sprezzante e superbo, ma muore dopo aver invano implorato il perdono di Ester. Non è peraltro escluso che D. attinga a qualche epitome o narrazione leggendaria medievale.

Vedi anche
Divina Commedia Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il canto del proemio, consta di 100 canti (3 e 10 erano per Dante numeri di speciale significato, come ...
Tag
  • IRACONDIA
  • BABILONIA
  • MARDOCHEO
  • PERSIANO
  • VULGATA
Altri risultati per Aman
  • Àman
    Enciclopedia on line
    Ministro del re di Persia Assuero (cioè Serse figlio di Dario). Appare nel libro biblico di Ester come accanito nemico degli Ebrei, e in particolare di Mardocheo. La coraggiosa sagacia di Ester sventa i piani di A., che, dopo essere stato costretto ad assistere al trionfo del suo nemico, è fatto giustiziare ...
  • AMĀN
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Parola araba significante "sicurezza, protezione" della vita e degli averi accordata a qualcuno che altrimenti sarebbe fuori legge, "salvacondotto". È vocabolo entrato nell'uso corrente della letteratura coloniale francese dopo l'inizio della conquista dell'Algeria (1830): la tribù tale ha chiesto od ...
Vocabolario
amàn
aman amàn s. m. [adattam. grafico dell’arabo amā′n «protezione, sicurezza» e quindi «salvacondotto»]. – Nel diritto musulmano classico, la sicurezza della persona e degli averi accordata da un sovrano o anche da un privato musulmano a uno...
amanita
amanita s. f. [lat. scient. Amanita, dal gr. ἀμανὶτης, fungo del monte Amano (gr. ῎Αμανος) nella Turchia asiatica]. – Genere di funghi basidiomiceti, famiglia agaricacee, caratterizzato dalla presenza di anello e di volva, da lamelle libere...
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