AMALARICO
. Questo re visigoto salì al trono con l'aiuto dell'avo Teodorico, re degli Ostrogoti. Morto Alarico (v. alarico ii) nella battaglia di Vouillé, aveva cinto la corona Gesaleico, suo figlio naturale, che presto morì; a lui succedette (511) A., figlio legittimo di Alarico, il quale, finché visse Teodorico, rimase sotto la sua tutela (526). Conscio del pericolo causato dalla vicinanza dei Franchi, soprattutto pei suoi possedimenti nella Gallia, A. cercò di scongiurarlo, stringendo relazioni coi re di quei popoli; e riuscì a farsi dare in moglie la principessa Clotilde, figlia di Clodoveo. Ma, avendola egli trattata duramente per costringerla ad abbracciare l'arianesimo, essa chiamò in aiuto i suoi fratelli; uno di questi, Childeberto, re di Parigi, sceso in campo contro il cognato, lo vinse presso Narbona (531). Dopo questa sconfitta A. morì, assassinato dai suoi soldati, e con lui finì la dinastia dei Balti.
Bibl.: B. Sánchez Alonso, Fuentes de la historia española e hispano-americana, 2ª ed., Madrid 1927, nn. 633, 636 e 679-698; v. specialmente A. Fernández Guerra, E. Hinojosa e Rada y Delgado, Historia de España desde la invasión de los pueblos germánicos hasta la ruina de la monarquía visigoda, II, Madrid 1893.