ALUNZIO ('Αλοντιον, Haluntium)
Antica città di Sicilia situata su di una ripida altura della costa settentrionale, non lungi dall'odierna S. Marco, detta perciò S. Marco d'Alunzio. I primi documenti di Alunzio sono le sue monete: esse dimostrano che già nella prima metà del sec. IV la città si era ellenizzata. Una leggenda assai tarda fa risalire le origini di Alunzio ad un eroe di nome Patron, che sarebbe venuto in Sicilia insieme con Enea. In età romana essa figura nell'elenco delle città decumane, e fu di quelle che dovettero sotto Verre apprestare una nave per combattere la pirateria: ai primi tempi dell'impero ci appare col titolo di municipio. Alunzio batté solo moneta di bronzo, prima e dopo la dominazione romana. Tra i prodotti del suo territorio era rinomato un vino dolce che sapeva di mosto. Verre era accusato di aver portato via da questa città un ricco bottino di vasi d'argento cesellati. Tra gli avanzi d'antichità, già notati dal Fazello, son quelli dell'acquedotto romano che riforniva Alunzio dalle sorgenti della Favarotta. Il toro a faccia umana che manda acqua dalla bocca, impresso in alcune monete aluntine, riproduce, com'è lecito supporre, una fontana della città.
Per le monete di Alunzio, v. Cat. of the Greek coins in the Br. Museum, Sicily, p. 30 seg.; Salmas (Gabrici), Monete delle ant. città di Sic., p. 67 seg., tav. XXVI, 23-34; Head, Hist. num., p. 113; Holm, Ist. d. ac. (tradizione ital. di Dal Lago e Graziadei, Palermo 1896), III, 2, n. 239, 651-655. La moneta più antica vien posta intorno al 400 a. C. Da quel tempo sino all'età romana non sarebbero note altre monete aluntine. Ma l'esistenza d'una moneta del sec. IV, già pubblicata dal Pellerin, vien confermata da Columba, Atti dell'Ist. it. di numism., V (1925), p. 27 seg. Le iscrizioni greche di Alunzio in Kaibel, Inscr. graec. it., p. 70; quelle latine nel Corp. inscr. lat., X, 7463 seg. Il sito di Alunzio non è perfettamente sicuro, ma in ogni modo dev'esser cercato in prossimità di S. Marco. Le fonti antiche sono citate da Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., I, col. 1595.