ALTO VOLTA (II, p. 725)
VOLTA L'Alto Volta dal 1958 costituisce col nome di Volta una repubblica indipendente (274.122 km2 con 3.326.000 ab.) dell'Africa Occidentale, nell'ambito della Comunità francese. La regione centro-meridionale dell'A.V. è la zona con aree più densamente popolate, situate intorno all'antica capitale del regno dei Mossi: Ouagadougou, che tuttora costituisce la capitale del paese ed un importante centro missionario (38.000 ab.). Kédougou vi rappresenta un mercato non trascurabile. La regione di Lobi e Gaona, abitata dai Lobi e dai Bobo, trae le sue principali risorse dalle arachidi e dalle noci dell'albero del burro. Sull'Altipiano di Sikasso si trova il centro più popoloso dell'Alto Volta: Bobo Dioulasso, con circa 40.000 ab., che nello stesso tempo rappresenta il più importante centro di raccolta del cotone, oltre che dell'arachide e dei prodotti dell'allevamento. I più importanti prodotti dell'esportazione sono le arachidi, il sisal, coltivato in piantagioni europee presso Bobo Dioulasso, il cotone e il bestiame bovino da macello (verso il Ghana e la Costa d'Avorio). Un moderno mattatoio esiste a Ouagadougou.
Storia. - Negli anni dopo la seconda Guerra mondiale, durante i quali venne maturando nell'Africa Occidentale Francese un movimento nazionalistico diretto all'autonomia dalla Francia, la vita politica dell'Alto Volta visse soprattutto di riflessi e di echi delle iniziative che si sviluppavano nei territorî vicini, in particolare nella Costa d'Avorio, nel Sudan e nel Senegal. Riflessi ed echi avvenivano tramite i numerosi emigranti che cercavano lavoro nella Costa d'Avorio e nel Sudan, oltre che nel Ghana, data l'assoluta mancanza di risorse economiche dell'Alto Volta. I pochi uomini politici del paese costituivano più che altro i centri di clientele locali del Raggruppamento democratico africano fondato da Houphouët Boigny nella Costa d'Avorio e del movimento politico di Léopold Sénghor nel Senegal, il primo di tendenza moderata e gradualistica e il secondo con obiettivi più radicali. Peraltro, tali uomini politici erano maggiormente impegnati, piuttosto che da problemi di distacco dalla Francia, da lotte di supremazia tribale all'interno, e precisamente tra la maggioranza di Mossi stanziati nella zona orientale attorno alla capitale politica Ouagadougou e le altre tribù della zona occidentale raggruppate attorno alla capitale economica Bobo Dioulasso.
Dopo il referendum costituzionale del 28 settembre 1958, nel quale l'Alto Volta optò per la partecipazione alla Comunità francoafricana, la lotta politica nell'Alto Volta fu dominata dalle contraddittorie esigenze di stabilire un vincolo federale con i nuovi stati vicini che avrebbe consentito una migliore situazione economica, e di non contrapporsi pericolosamente all'orientamento anti-federalistico della Costa d'Avorio, il paese che più era in grado di aiutarlo economicamente. Il duplice richiamo fece sì che, dopo aver dato, il 17 gennaio 1959, la propria adesione alla costituzione della Federazione del Mali, il 14 marzo successivo l'Alto Volta se ne ritirò, concludendo una intesa (4 aprile 1959) con la Costa d'Avorio, il Dahomey e Niger. L'11 luglio 1960 ottenne dalla Francia l'indipendenza, proclamata il 5 agosto e il 23 agosto il Consiglio di sicurezza ne raccomandò l'ammissione alle N.U., che fu poi decisa dall'Assemblea (20 settembre).
Bibl.: R. Cornevin, Histoire de l'Afrique des origines à nos jours, Parigi 1956; H. Brammer, Visit to Haute Volta, Kumasi 1956; R.J. Harrison Church, West Africa, Londra 1957.