Spinelli, Altiero
Politico (Roma 1907 - ivi 1986). Aderì al PCI nel 1924 partecipando alle sue attività clandestine. Arrestato nel 1927 a Milano, fu condannato a 16 anni e 8 mesi di carcere e scontò 10 anni di prigione. Trascorse altri 6 anni al confino, prima a Ponza, dove si compì la sua rottura con il PCI, e poi a Ventotene, dove incontrò E. Rossi, E. Colorni e U. Hirschmann Colorni che, dopo la morte del marito per mano dei fascisti, diventerà sua moglie. Insieme a Rossi, scrisse Per una Europa libera e unita. Progetto d'un manifesto, noto come Manifesto di Ventotene (➔ Ventotene, manifesto di). S. partecipò attivamente alla Resistenza. Crollato il nazismo, l’ordine europeo tornò nelle mani degli Stati nazionali e al Congresso dell’Aja del maggio 1948 l’utopia federalista era già stata sconfitta. S. non rinunciò tuttavia all’obiettivo dell’Europa federata. Durante il dibattito sulla Comunità Europea di Difesa (CED) nel 1951-54, egli convinse A. De Gasperi e, attraverso di lui, i leader dei governi della ‘piccola Europa’ ad attribuire all’Assemblea della CECA il compito di redigere lo statuto di una Comunità politica. La sconfitta della CED provocò una rottura fra le due anime dell’europeismo, poiché la parte maggioritaria accettò il metodo comunitario e la minoranza spinelliana tentò la via della partecipazione democratica facendo appello all’elezione di un Congresso del popolo europeo.
In campo culturale, S. contribuì alla nascita della casa editrice Il Mulino e dell’Istituto affari internazionali; insegnò inoltre alla Johns Hopkins di Bologna e collaborò con P. Nenni quando il leader socialista divenne ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio.
S. entrò nelle istituzioni europee facendo parte della Commissione europea dal 1970 al 1976; fu poi eletto alla Camera dei deputati e al Parlamento europeo come candidato indipendente nelle liste del PCI. Come commissario europeo avviò le prime azioni comuni nei settori dell’ambiente, della ricerca, dell’industria e della cultura. S. elaborò il progetto di trattato che istituisce l’Unione Europea (1984), che rappresenta la proposta più avanzata di un nuovo ordine costituzionale europeo e il punto di riferimento dello sviluppo dell’Unione Europea fino al Trattato di Lisbona nel 2007, anche se il progetto di un’Europa federata è ancora incompiuto.