ALTDORF (A. T., 20-21; 2620 abitanti)
È una modesta borgata della Svizzera a 454 m. s. m. Per la sua posizione fu scelta come sede del governo cantonale di Uri. Non dista che 3 chilometri dal Lago dei Quattro Cantoni ed è importante stazione della ferrovia Lucerna-Bellinzona. Ha perciò varî edifici governativi e scolastici, due ospedali, una grande caserma e un teatro in legno, dove ogni anno, per cura degli stessi alpigiani del luogo, si rappresenta davanti a migliaia di spettatori il famoso dramma di Federico Schiller, caro a tutti gli Svizzeri, Guglielmo Tell. Nella chiesa (distrutta dall'incendio del 1799 e ricostruita fra il 1801 e il 1810), si conservano alcune preziose opere d'arte: un organo monumentale e una Natività, male attribuita a Van Dyck. Possiede ancora il palazzo di città e la casa Janch, che servì di quartier generale al Suvoroff, nel 1799. Nella piazza centrale, accanto a una vetusta torre d'origine militare, fra due fontane, che la tradizione afferma costruite sopra le pietre sulle quali si sarebbe svolta la celebre prova sostenuta da Guglielmo Tell, sorge la statua all'eroe nazionale svizzero, ideata nel 1895 da Riccardo Kissling. Uri ha un ospedale dei forestieri (fondato nel 1437) e un ospedale cantonale (istituito nel 1845), altre istituzioni di beneficenza, scuole primarie e professionali. La scuola cantonale divenne nel 1906 il Collegio Carlo Borromeo di Uri, in ricordo di una visita del santo ad Altdorf (1570). Il Museo storico venne fondato nel 1906.
A breve distanza dalla chiesa, verso la Bannwald, s'innalza il colle detto Monte dei Cappuccini, da cui si gode una magnifica vista sulla valle inferiore della Reuss. I dintorni, oltre che per i numerosi ricordi di storia locale e nazionale, attirano il forestiero per la grandiosità dei panorami. In poche ore ci si può portare per la via di Klausem a Bürglen, presunta patria di Tell, o in una delle pittoresche vallate che scendono al Lago dei Quattro Cantoni.
La regione era già abitata nell'età del ferro e in quella del bronzo. Nell'alto Medioevo vennero a mescolarsi, tra la scarsa popolazione retoromancia, dei coloni alemanni che diedero il nome di Altdorf (vecchio villaggio) alla località già esistente. Poiché il re Lodovico il Germanico ebbe donato nell'853 la terra d'Uri al monastero femminile (Fraumünster) di Zurigo, questo ebbe anche la signoria su Altdorf. Le rendite della parrocchia furono nel 1244 incorporate in quelle dell'abbazia. La castalderia (Meieramt) e le decime furono però riscattate dalla popolazione nel 1418, e nel 1525 la città di Zurigo, erede del monastero, rinunciò anche al diritto di patronato.
Si ebbero scoscendimenti memorabili nel 1268 e nel 1910. Danni considerevoli furono cagionati dagl'incendî dell'11 gennaio 1400, del 26 aprile 1693 e specialmente del 5 aprile 1799, quando, a eccezione di alcune case private, andò distrutto l'intero villaggio, con la chiesa parrocchiale, il convento dei cappuccini, l'ospedale, l'archivio cantonale. Il convento dei cappuccini era stato fondato nel 1581 dal cavaliere Walter von Roll; quello delle monache trasferito da Attinghausen ad Altdorf nel 1677. Il 13 ottobre 1798 i Francesi occuparono la prima volta il villaggio; il 26 settembre 1799 Suvoroff vi entrò con i suoi Russi. Dal 1892 esiste la società storica urana (Verein für Geschichte und Altertümer von Uri), che dal 1895 pubblica gli Historische Neujahrsblatter für Uri.
Bibl.: Urner Neujahrsblatt, 1899; Das Bürgerhaus der Schweiz, I, Uri; K. F. Lusser, Der Kanton Uri, 1834; Geogr. Lexikon der Schweiz, I e VI, s. v.; Dictionn. histor. et biographique de la Suisse, I, s. v.