AUSTRIA, ALTA o austria superiore (Oberösterreich; A. T., 56-57)
Paese confederato (Bundesland) della repubblica d'Austria. Fece parte dell'antica provincia romana del Norico Ripense, appartenne poi al ducato bavarese e nel 1156 divenne ducato indipendente, insieme con la Bassa Austria, e fu detto "Austria sopra l'Enns" (Österreich ober der Enns). Fu una delle due provincie originarie austriache degli Asburgo, accresciuta, con la pace di Teschen (1779), degli Innviertel Bavaresi, e oggi è al quarto posto per grandezza (kmq. 11.982) e per popolazione (1923, ab. 876.000), fra i paesi confederati della repubblica d'Austria.
I suoi confini, assai irregolari, a nord con la Baviera e la Boemia, ad oriente con la provincia della Bassa Austria, a sud con la Stiria, ad ovest col Salisburgo e con la Baviera, sono quasi esclusivamente determinati dalle vicende storiche.
Il suo territorio, conservatosi quale era prima della guerra mondiale, si può considerare per circa un terzo di alta e media montagna. La provincia si stende sul versante settentrionale delle Alpi calcaree austriache, sui terreni dolomitici del Triassico (Dachstein, Totes Gebirge, ecc.) a ripide pareti e gole ristrette, e sulla zona pedemontana delle catene cretaciche a pendii dolci, valli ampie e conche aperte, con la maggior serie di laghi subalpini delle Alpi Orientali (Trummer See, Waller See, Mond See, Atter See, St. Wolfgang See, Traun See, Hallstätter See, ecc.), nonché sui colli di arenarie eoceniche, compresi fra il corso dell'Inn e quello della Traun, il cui rilievo maggiore è il boscoso Hausruck (Göbels Berg, m. 800). Oltre il Danubio s'innalzano ripide le pendici terrazzate della Selva Boema, in cui gli gneiss e i graniti sono poco incisi dai brevi corsi torrentizî. Infine fra la Traun e l'Enns si stende la breve zona pianeggiante della provincia, costituita di terreni diluviali, orlati in alto da una bella serie di colli morenici e plasmati in basso in ampie conche terrazzate, allo sbocco dei fiumi alpini nel Danubio.
Il clima è proprio dell'Europa centrale con freddi inverni e fresche estati nella parte pianeggiante, dove le piogge, prevalentemente estive, non superano gli 800 mm. annui; nella zona alpina gl'inverni sono molto più rigidi, e più abbondanti le precipitazioni annue, superiori ai 1500 mm., con inverni ricchi di neve, che rimane sul terreno fino a maggio e giugno, e si scioglie improvvisamente, dando luogo a piene rapide dei fiumi, attenuate solo dai bacini lacustri che attraversano.
La ricchezza delle precipitazioni spiega l'estensione del mantello boschivo nella zona alpina, per quanto rocciosa; esso occupa il 40-60% della superficie, ma si spinge solo a m. 1400-1500 sul mare, mentre nella zona subalpina si riduce appena al 20%, salvo che nel Hausruck, dove insieme con le aghifoglie si hanno anche faggi. Nell'Alta Austria predominano largamente i campi (50,5%), che sui pianori fra la Traun e l'Enns superano anche il 60% dell'area, e che vanno in rotazione con estesi prati coltivati (19,1%), i quali suppliscono così ai pascoli naturali che sulle aride creste dolomitiche sono assai scarsi (9,5%).
È quindi predominante nell'Alta Austria la popolazione agricola; il contadino baiuvaro vive, con numerosa famiglia, nei grandi "masi" (Hof), isolati al centro del proprio podere, che egli stesso lavora, nella grande casa che racchiude, sotto lo stesso tetto di paglia, la dimora e il rustico (Vierkanter Hof); invece a occidente, presso l'Inn, i varî edifici sono separati, ma aggruppati fra loro (Innviertler Hof). Si esercita l'allevamento del bestiame (89,8 capi di bovini ogni 100 ab.); e la coltura dei frutteti (meli, susini, ciliegi) e degli orti, che raggiungono il 3 e 4% dell'area totale.
La popolazione, che nella zona alpina calcarea ha la densità relativa di 35 ab. per kmq., nella zona subalpina eocenica o diluviale supera gli 80 e in molti luoghi i 120 ab. per kmq., mentre è inferiore ai 50 sulle pendici granitiche della Selva Boema. I centri rurali (in cui è frequente la toponomastica baiuvara con la terminazione in -ing) sono spesso importanti mercati settimanali di cereali, animali e frutta.
L'attività minerarìa è ridotta allo sfruttamento di piccole cave dì lignite eocenica nel Hausruck e di torba nei bacini intermorenici della Traun (1924, tonn. 480); ma soprattutto è data dalle antiche due saline triassiche del Salzkammergut (Hallstatt e Bad Ischl), con la massima produzione di tutta l'Austria (1928, q. 418.767 di primo sale e q. 10.966 di sale fino). Le zone industriali sono accentrate invece sui corsi d'acqua e sui terrazzi inferiori della Traun, Enns, e Krems (fabbriche di carta a Steyrermühl e Kematen, cardature e filature di cotone a Vöcklabruck, Lambach, Kleinmünchen, insieme con officine meccaniche) oppure intorno alle città; la densità della popolazione supera in queste zone i 150 ab. per kmq.
Delle città le più antiche erano fortezze medievali, situate lungo le vie che sboccavano dalle Alpi sull'altipiano. Così Steyr (ab. 22.111), alla confluenza dello Steyr con l'Enns, a guardia della via medievale per la Stiria attraverso il passo del Pyhrn; Enns, sulle ultime terrazze di confluenza di questo fiume col Danubio, sorse presso la romana Laureacum (oggi Lorch), capoluogo del Norico Ripense; fu poi fortezza baiuvara contro gli Avari e la prima città dell'Austria con proprio statuto (1212), ma oggi è decaduta perché fuori dai grandi nodi di comunicazione. Gli altri centri sono città di ponte o punti d'incrocio di vie. Così Braunau (ab. 64.124), sull'Inn, al confine bavarese; Wels (ab. 56.980), sull'ampia pianura della Traun (Welser Heide), nodo delle ferrovie per la Baviera, per la Stiria e il Salisburgo; Gmunden (ab. 66.796), sulla riva settentrionale del Traun See, all'incrocio dell'antica via del sale del Salzkammergut, per la Baviera e la Boemia; ma soprattutto Linz, (ab. 102.081), dal 1490 sede del governo e della dieta locale, che è oggi la terza città dell'Austria. Fu già centro romano, ma si sviluppò più tardi come testa di ponte della via del sale per la Boemia, e raccordo del traffico fluviale sul Danubio. Attualmente è il secondo porto austriaco della navigazione danubiana, centro ferroviario di prim'ordine, all'incrocio delle ferrovie internazionali Parigi-Monaco-Vienna e Berlino-Praga-Trieste; nonché città industriale con fabbriche di macchine, prodotti chimici e tessili.
Fra i cantoni minori dell'Alta Austria è da ricordare anzitutto il Salzkammergut, regione naturale alpina costituita dal bacino superiore della Traun, col lago di Hallstatt (m. 494 s. m.) chiuso tutto all'ingiro dalle pareti dolomitiche del Dachstein e del Totes Gebirge; antica regione dell'industria del sale e luogo di diffluenza delle vie salinari, è zona poco fertile (ab. 35 per kmq.); di recente ha acquistato importanza come centro alpinistico.
Sulle pendici cristalline della Selva Boema, si stendono i Mühlviertel, regione storica, boscosa e poco abitata (40 ab. per kmq.) ai cui piedi il Danubio incide numerose anse dentro le rocce granitiche, dominate da castelli e torri medievali. Ha quasi esclusivamente piccoli centri rurali tedeschi, e solo Freistadt (ab. 49.532), città di confine con la Boemia, ha per questa sua situazione un maggiore sviluppo.
Gli Innviertel rappresentano pure una regione storica, già bavarese fino al 1779, ad altipiano ondulato a circa 500 m. s. m. fra il rilievo del Hausruck, l'Inn e il Danubio. Assai fertile, questa regione ha carattere nettamente agricolo, con popolazione superiore agli 80 ab. per kmq. ed ha come centro Ried (ab. 48.936) e, di qualche importanza, Braunau e Schärding, cittadine di confine con la Baviera, sull'Inn. Welser Heide è detta la bassa valle della Traun alla confluenza col Danubio, dove i depositi diluviali, ampiamente terrazzati in più serie (Traun Platte), scendono pe circa 80 m. a comprendere un'ampia piana alluvionale, fertilissima, con oltre 120 ab. per kmq., il centro della quale è Wels (la romana Ovilava), il maggiore mercato odierno di cereali ed animali dell'Alta Austria (ab. 56.980).