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WAELHENS, Alphonse de

di Marco M. Olivetti - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1995)
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WAELHENS, Alphonse de

Marco M. Olivetti

Filosofo belga, nato ad Anversa l'11 agosto 1911, morto a Lovanio il 22 novembre 1981. Dal 1946 fu professore all'università di Lovanio. In Italia tenne lezioni su psicanalisi e fenomenologia e prese regolarmente parte ai convegni annuali sulla demitizzazione organizzati da E. Castelli. Nel 1961 divenne membro dell'Institut international de philosophie.

La tesi di aggregazione su La philosophie de Martin Heidegger (Lovanio 1942), le traduzioni in francese di opere heideggeriane (in collaborazione con W. Biemel), il corso alla Sorbona donde nacque Phénoménologie et vérité. Essai sur l'évolution de l'idée de vérité chez Husserl et Heidegger (1953) illustrano la funzione di tramite che de W. ebbe tra la fenomenologia tedesca e quella francofona. Amico personale di M. Merleau-Ponty (sul quale scrisse Une philosophie de l'ambiguïté. L'existentialisme de Maurice Merleau-Ponty, 1951), trovò particolarmente nel pensiero di lui l'ispirazione per quel raccordo dell'analitica esistenziale con la dimensione corporale e antropologica che caratterizza la fase più personale della sua produzione (La philosophie et les expériences naturelles, 1961). In tal modo de W. fu portato a impegnarsi sul terreno della psichiatria e della psicoanalisi (collaborazione ai lavori della clinica psichiatrica di Lovenjoel, pubblicazione di La psychose. Essai d'interprétation analytique et existentiale, 1972, ecc.). Queste esperienze si riflettono nella decifrazione dell'opera del duca di Saint-Simon, cui de W. consacrò gli ultimi anni di vita (Le duc de Saint-Simon. Immuable comme Dieu et d'une suite enragée, 1981).

Vedi anche
fenomenologìa fenomenologìa Descrizione dei fenomeni, ossia del modo in cui si manifesta una realtà. In filosofia, il termine ha avuto fortuna a partire dalla Fenomenologia dello spirito (1807), in cui G.W.F. Hegel tracciò la storia delle manifestazioni dello Spirito. Oggi per fenomenologia s'intende l'indirizzo ... Edmund Husserl Husserl ‹hùsërl›, Edmund. - Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia come scienza a priori, teorizzando la messa tra parentesi (epochè) dei ... Maurice Merleau-Ponty Merleau-Ponty ‹merlò põtì›, Maurice. - Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista Les temps modernes, se ne distaccò nel 1953, non approvandone ... esistenza filosofia Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile. 1. esistenza ed essenza Nella storia della filosofia, il termine esistenza (existentia) ha assunto rilievo soprattutto nella ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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