Poeta spagnolo (n. forse Vera de Plasencia 1550 circa). Nel 1615 pubblicò a Roma, dove risiedette a lungo, un poema in ottave, La Creación del mundo l'opera, divisa in sette canti, s'ispira alla traduzione italiana della Semaine di G. du Bartas.
Poeta spagnolo, vissuto tra la seconda metà del secolo XVI e il principio del seguente; fu canonico di Plasencia, e fu a lungo a Roma, dove forse s'incontrò col Cervantes, che lo chiama "famoso" nel suo Viaje del Parnaso. Scrisse un sonetto in lode dell'Aminta tradotta da J. de Jáuregui (1607). In Roma ...
de
〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).