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allucinazione

Dizionario di Medicina (2010)
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allucinazione


Esperienza percettiva in assenza di stimolazioni sensoriali esterne (percezione senza oggetto), che si presenta con i caratteri fisici della realtà, involontaria e non riconosciuta come errata. Nell’ambito dei disturbi della percezione le a. si distinguono dalle illusioni, nelle quali si ha l’interpretazione distorta di un oggetto reale, e dalle pseudoallucinazioni, vissute come appartenenti non al mondo esterno ma allo spazio interno soggettivo e di norma associate a un’adeguata capacità di critica. Il giudizio di realtà è conservato anche nell’allucinosi, termine che si riferisce a dispercezioni particolarmente vivide, o anche alla sindrome stessa quando sostenuta da un danno cerebrale (per es. allucinosi alcolica). Le a., elementari o complesse a seconda del grado di organizzazione dei fenomeni percepiti, possono interessare tutti gli organi di senso, talora in combinazione. In ordine di frequenza si suddividono in: a. uditive, visive, tattili e cenestesiche (a. somatiche con sensazioni abnormi del corpo o di parti di esso), olfattive e gustative. È detta a. negativa la mancata percezione di un oggetto reale. Le a. compaiono con caratteristiche differenti in molteplici quadri morbosi, ma fenomeni allucinatori appartengono anche alla normalità.

Allucinazioni normali

Sono considerate prive di significato patologico le alterazioni percettive che possono manifestarsi nelle fasi dell’addormentamento (a. ipnagogiche) o del risveglio (a. ipnopompiche), come pure, soprattutto nelle persone anziane, in seguito al decesso di congiunti (a. da lutto). D’interpretazione incerta sono le a. descritte in particolari rituali di carattere magico o religioso, per es. le visioni mistiche o gli stati estatici. In condizioni fisiologiche il più comune fenomeno analogo alle a. si verifica nel sogno (➔), che Sigmund Freud ha definito come il soddisfacimento allucinatorio del desiderio, reso possibile dalla scomparsa della realtà mentre si dorme. Nella teoria freudiana l’esperienza allucinatoria rappresenta una dimensione originaria del processo di sviluppo, alla base della formazione del desiderio stesso, ingenerata nel lattante dal tentativo di riprodurre lo stato di appagamento immediato e totale dei propri bisogni che si sperimenta nella condizione fetale. Nel pensiero psicoanalitico il concetto di a. negativa, ripreso e ampliato da André Green nel contesto del suo discorso sulla funzione fondamentale che il lavoro di negativizzazione, o cancellazione delle immagini, svolge sulla capacità di pensare, ripropone il tema della presenza di meccanismi allucinatori nel funzionamento normale dello psichismo.

Allucinazioni patologiche

Privazione di sonno, deprivazione sensoriale, assunzione di sostanze psicoattive, malattie del sistema nervoso centrale possono causare la comparsa di a., soprattutto visive. In psichiatria le a. costituiscono uno dei sintomi di maggiore rilievo nelle psicosi (➔), sia maniaco-depressive che acute e, soprattutto, schizofreniche. Nella schizofrenia le a., prevalentemente di tipo uditivo e complesse, sono presenti in oltre i due terzi dei casi. Pur potendosi manifestare sotto forma di eco del pensiero, le più caratteristiche sono le cosiddette voci, che hanno contenuti allusivi, minacciosi, di comando o di commento delle azioni del soggetto, che le vive con intensa partecipazione emotiva e tende in genere ad attribuirne l’appartenenza a persone note o a entità sovrannaturali. La stretta associazione delle a. con il delirio nei disturbi psicotici solleva la questione dei nessi fra la sfera della percezione e la sfera dell’ideazione. L’indagine psicopatologica in questa direzione è stata sviluppata in particolare da esponenti dell’indirizzo fenomenologico (Erwin Strauss, Ludwig Binswanger, Maurice Merleau-Ponty), con l’ipotesi che le a. non siano da considerarsi turbe della percezione ma piuttosto, in senso più esteso, forme di esperienza profondamente alterata di rapporto con il mondo.

Fisiopatologia delle allucinazioni

Sul riconoscimento che il processo percettivo è in stretto rapporto con la globalità delle funzioni mentali convergono i diversi modelli interpretativi delle a., la cui spiegazione resta controversa. In psicoanalisi, la lettura di Wilfred Bion del fenomeno allucinatorio come prodotto di una evacuazione all’esterno di parti di sé, non elaborate per l’assenza della funzione contenitiva materna, si contrappone alla centralità della dinamica di appagamento del desiderio nella perdita del contatto con la realtà, postulata da Freud. La simmetria fra immagini oniriche e a. riconduce allo studio della neurofisiologia del sogno per il comune coinvolgimento nell’attività dei centri regolatori della coscienza e della elaborazione delle tracce mnesiche. A livello biochimico i fenomeni allucinatori sembrano associati a una iperattività dopamminergica. Dati sui correlati biologici delle a., ottenuti con le tecniche di visualizzazione cerebrale funzionale, evidenziano alterazioni delle aree implicate nel linguaggio e nella vista, del sistema limbico e delle connessioni intra- e interemisferiche fra tali regioni. Nel modello cognitivo del dialogo interiore (inner speech), le ‘voci’ derivano dall’erronea attribuzione all’esterno del linguaggio interiore, a causa di uno specifico difetto dei meccanismi neuronali di autocontrollo o di discriminazione dei segni verbali.

Vedi anche
schizofrenia Termine, coniato da E. Bleuler, che fa riferimento alla caratteristica essenziale di un vasto gruppo di psicosi il cui fenomeno psicopatologico fondamentale è costituito da un processo di disgregazione (dissociazione) della personalità psichica; questo processo si traduce in gravi disturbi della strutturazione ... sogno Attività mentale che si svolge durante il sonno, a carattere involontario e non intenzionale; si esprime prevalentemente con immagini visive, spesso a carattere molto vivido. psicologia Gli studi moderni sul sogno hanno inizio con S. Freud (Die Traumdeutung, «L’interpretazione dei sogni», 1900) e la ... stupefacente Sostanza naturale o sintetica che, anche a piccole dosi, agisce modificando lo stato di coscienza e lo stato emotivo. 1. Aspetti farmacologici Vengono genericamente considerate stupefacente numerosissime sostanze eterogenee, quali l’oppio e i suoi derivati morfina ed eroina, la cocaina, la mescalina, ... percezione L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi. filosofia Si possono distinguere due sensi con cui il termine percezione è usato nella storia della filosofia. In un senso generale esso designa ogni esperienza conoscitiva. In un senso più specifico indica l’esperienza conoscitiva ...
Altri risultati per allucinazione
  • allucinazione
    Enciclopedia on line
    Fenomeno proprio, ma non esclusivo, di molti stati morbosi di competenza psichiatrica, per cui un individuo, indipendentemente da uno stimolo esterno, avverte delle percezioni, in tutto simili a quelle derivanti dalle consuete stimolazioni degli organi di senso. Esistono tante categorie di a. quanti ...
  • Allucinazione
    Universo del Corpo (1999)
    Salvatore Mazza L'allucinazione (dal latino alucinatio, derivato da alucinari, "vaneggiare, delirare") indica lo stato psichico in cui un individuo percepisce come reale ciò che è immaginario. Nell'allucinazione l'Io non è in grado di controllare le delimitazioni di quanto appartiene al corpo, oppure ...
  • ALLUCINAZIONE
    Enciclopedia Italiana (1929)
    È la comparsa d'immagini sensoriali dotate di piena evidenza realistica, che vengono inquadrate nella realtà esterna, ma si formano per un processo interno, senza che sia presente o esista l'oggetto o il fatto corrispondente. Sono dette allucinazioni elementari certe sensazioni che nascono per stimoli ...
Vocabolario
allucinazióne
allucinazione allucinazióne s. f. [dal lat. alucinatio -onis]. – Fenomeno psichico, provocato da cause diverse, per cui un individuo percepisce come reale ciò che è solo immaginario: avere un’a., delle a.; patire di allucinazioni; a. visive,...
allucinante
allucinante agg. [part. pres. di allucinare]. – 1. Relativo a un’allucinazione. 2. fig. a. Abbagliante, di grande intensità: gli pareva che quegli occhi lo guardassero con una fissità allucinante. b. Di fatto o avvenimento che colpisce...
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