ALLOGAMIA (dal gr. ἄλλος "altro" e γαμέω "sposo")
È la fecondazione indiretta o eteroclina, comunemente detta incrociata o a nozze incrociate. Si compie fra due fiori distinti, di cui uno offre il polline, o elemento fecondante maschile, l'altro la cellula-uovo (oosfera), o elemento fecondabile femminile.
La fecondazione o fusione del nucleo maschile con il femminile è resa possibile dal trasporto del polline sullo stimma (parte apicale dei carpelli) per mezzo di agenti diversi: aria, acqua in movimento o animali. Di qui la distinzione delle piante in anemofile, idrofile, zoo- o zoidiofile.
L'allogamia conduce all'allocarpia, se la fecondazione dà frutti fertili; rimane invece sterile, se i granelli pollinici sono insufficienti alla fecondazione, sia perché incapaci di germinare sullo stimma o di far pervenire i tubi germinali fino alla oosfera, sia perché la diversa struttura dei nuclei sessuali non permette la fusione dei cromosomi o elementi loro costitutivi.
Piante a impollinazione insufficiente sono designate dal Darwin col nome di self-sterile e dal Delpino come adinamandre. In queste il polline non ha efficacia fecondatrice sugli stimmi dello stesso fiore, ma su quelli di altri individui. Assolutamente inefficace sulle vere piante adinamandre, il polline dello stesso fiore è meno efficace di quello estraneo.
In alcune piante si estende tale inefficacia a tutto il polline dello stesso individuo. Polline e stimma d'uno stesso fiore non sono soltanto reciprocamente inefficaci, ma reciprocamente deleterî, come in alcune Orchidee. L'allogamia è favorita dal fatto che in molti fiori il polline non germina finché è contenuto nelle antere o tasche pollinifere. D'altra parte, la durata più o meno lunga della fioritura, i cambiamenti di direzione dei peduncoli fiorali, i movimenti degli organi sessuali o del perianzio del fiore influiscono sull'allogamia. Osservazione ed esperimento han provato che il polline estraneo è più efficace (prepotente) rispetto a quello dello stesso fiore.
Gl'individui allogami, oltre che per incrocio, possono talora fecondarsi per autogamia e divenire auto-allogami. Vi sarebbero allora due forme (varietà o specie affini), di cui l'una gode della visita d'insetti pronubi, e quindi dei vantaggi dell'incrocio, l'altra vive in condizioni meno favorevoli, e quindi si feconda da sé per autogamia.