ALLIO o Aglio, Matteo e Tommaso di Gauro
Architetti e scultori da Scarie in Val d'Intelvi, vissero nella seconda metà del sec. XVII. La loro attività è certa solo in poche opere padovane. Il primo lavorò dal 1652 (data del contratto) al 1667, col fratello, per la leggiadra decorazione dei tre lati esterni del pilastro a destra nella cappella del Santo in S. Antonio di Padova, di contro alla parete che circa un secolo innanzi era stata decorata da Girolamo Pironi. Modellò poi gli angeli per l'altare del Sacramento in S. Francesco, i busti del cenotafio dedicato il 1667 alla memoria di alcuni guerrieri della famiglia Lazzara. Tommaso eseguì nel 1663 le statue della Fede e della Carità nella cappella dedicata a S. Francesco nella chiesa del Santo e le statue per l'altare maggiore in S. Benedetto Vecchio. Circa il 1664 scolpì la Fede, la Speranza e due angioli per la chiesa di S. Agostino, dove si conserva pure una sua statua di S. Lorenzo Giustiniani.
Bibl.: P. Brandolese, Pitture... di Padova, Padova 1725; P. Selvatico, Guida di Padova, Padova 1869; G. Merzario, I maestri comacini, Milano 1893, II; L. Ozzola, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907.