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di Gaetano De Sanctis. - Enciclopedia Italiana (1929)
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ALLIA

Gaetano De Sanctis.

. Questo affluente di sinistra del Tevere, che, secondo Livio, nasceva nei Monti Crustumini (Allia non Alia è la grafia da preferire, giusta la testimonianza documentale dei calendarî), è comunemente identificato con il più ragguardevole dei corsi d'acqua che scendono da quelle alture, il Fosso della Bettina, che prende verso il confluente il nome di Fosso Maestro.

Poco a N. o poco a S. del fiumicello va cercato il campo ove si combatté la famosa battaglia tra Galli e Romani, che, secondo la cronologia tradizionale avvenne nel 390 a. C. (probabilmente nel 386), il giorno 18 luglio, che è ricordato come infausto (religiosus) nei calendarî romani. Contro i Galli, che provenivano da Chiusi e che, passato il Tevere ove era più facilmente guadabile, assai a monte di Roma, scendevano contro Roma per la Via Salaria, i Romani, secondo la leggenda, non avendo avuto il tempo di fare lunghi apparecchi, vennero tumultuariamente a battaglia nelle vicinanze della città. In realtà l'esame del terreno mostra che essi cercarono di sbarrare la via al nemico, scegliendo un'ottima posizione difensiva che rimediava allo svantaggio della inferiorità numerica, con la sinistra appoggiata al fiume, la destra alle alture della Marcigliana e la fronte protetta, come è probabile, secondo l'uso antico, dallo stesso fiumicello. Un presidio era sulla destra a difesa delle alture. Ma, attaccato e battuto dai Galli questo presidio, il grosso dell'esercito romano, vistosi in pericolo d'essere aggirato, in parte fuggì in disordine per la via Salaria prima che l'aggiramento si effettuasse, in parte fu cacciato sul Tevere e vi perì, o scampò a nuoto verso Vei. Tale il racconto della battaglia in Livio, sostanzialmente confermato dall'esame dei luoghi e dall'effetto che la battaglia ebbe. Quanto al numero dei combattenti, si dice che i Romani erano 40.000; ma non dobbiamo davvero immaginarci che i Romani disponessero allora di forze anche lontanamente simili a quelle con cui affrontarono Pirro o Annibale. Computi statistici ci persuadono che difficilmente essi possono aver disposto di più di 10 o 15.000 uomini, di cui in nessun caso più di 10.000 di fanteria pesante. Dei Galli si dice che erano 70.000, numero senza dubbio assai esagerato; ma forse non si allontana molto dal vero la notizia che, prima di iniziare la marcia contro Roma, essi erano 30.000. E appunto questa notevole superiorità numerica, insieme con la sorpresa dei Romani per l'audacia impetuosa e pel modo di combattere dei barbari, spiega la disfatta.

Bibl.: La relazione principale, quella di Livio, V, 33-42, che colloca la battaglia sulla sinistra del Tevere, è stata da moltissimi critici discussa in confronto con quella di Diodoro, XIV, 113-115, che colloca la battaglia sulla destra del Tevere. Al racconto di Diodoro si attengono Mommsen, Römische Forschungen, II, p. 360 segg.; Hülsen e Lindner, Die Alliaschlacht, Roma 1890; E. Meyer, Geschichte des Altertums, V, p. 155 e Die Alliaschlacht, in Apophoreton überreicht von der Graeca Haliensis der XLII. Philol.-Versammlung, Berlino 1903, p. 136 segg. In senso opposto: O. Richter, Beiträge zur röm. Topographie, I (1903), III (1907); De Sanctis, Storia dei Romani, II, Torino 1907, p. 166 seg.; Kornemann, Die Alliaschlacht und die ältesten Pontificalannalen, in Klio, XI (1911), p. 335 segg.; Kromayer, Drei Schlachten, in Abh. der Ges. der Wiss. zu Göttingen, philol.-historische Kl., XXXIV, v (1921), p. 8 segg.; Kromayer-Veith, Schlachtenatlas, Röm. Abt., tav. I.

Vedi anche
Via Salaria Antica via che univa Roma a Castrum Truentinum (Porto d’Ascoli) sulla costa adriatica. Già in funzione al principio del 4° sec. a.C., serviva al trasporto del sale alle zone interne dell’Italia centrale (da cui il nome). Usciva dalla porta Collina delle mura Serviane, poi dalla porta S. delle mura Aureliane, ... Galli (gr. Γάλλοι; lat. Galli) Sacerdoti della Gran Madre degli dei, Cibele (il nome deriverebbe dal fiume Gallos, in Frigia). Condizione per adire al sacerdozio dei G. era l’evirazione (il prototipo mitico dei G., il dio Attis, si era autoevirato), benché si sia discusso sulla reale evirazione di alcuni ... Tito Lìvio Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma annalistica sono giunti a noi i libri I-X (dal 754-53 al 293 a. C.) e XXI-XLV (dal 218 al 167 a. C.) ... affluènte Corso d'acqua che versa le sue acque in un altro maggiore; si distinguono a. di destra e a. di sinistra, a seconda che sbocchino sulla destra o sulla sinistra idrografica del fiume principale. Per estensione, si dice anche di ghiacciaio che sbocca in altro maggiore.
Tag
  • FANTERIA PESANTE
  • CALENDARÎ ROMANI
  • VIA SALARIA
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Altri risultati per ALLIA
  • Allia
    Enciclopedia on line
    Nome antico di un affluente di sinistra del Tevere, identificato dai più con l’odierno Fosso della Bettina. Nei pressi, il 18 luglio 390 a.C. (o 386), ebbe luogo la battaglia in cui i Romani furono sconfitti dai Galli di Brenno.
Vocabolario
allièvo¹
allievo1 allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), redo. 2. Con riferimento all’allevare...
allièvo²
allievo2 allièvo2 s. m. [der. di allevare, nel sign. ant. di «levare (l’acqua)»]. – In marina, sinon. di alleggio (nel sign. 3).
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