ALLEGRO e allegretto
Nella terminologia musicale si indica col nome di allegro quell'andamento nel quale l'unità di misura del tempo deve essere valutato con brevità di durata. Nei secoli antecedenti al decimosettimo il carattere esteriore della figurazione, in valori di durata brevi e lunghi, dava anche l'idea del movimento agogico: una musica espressa in figura di maggior valore suggeriva, per questo aspetto stesso della sua scrittura, un'interpretazione ampia e grave dell'andamento ritmico; al contrario le figurazioni di valori minori e frazionati suggerivano l'idea d'un movimento più o meno vivo e accelerato. Nel sec. XVII, col molto differenziarsi e variare degli accenti ritmici nella musica strumentale, la scrittura, pur conservando ai suoi singoli segni il valore di misura proporzionale, venne assumendo una maggiore elasticità di significato dal punto di vista dinamico ed agogico. Fu allora che si cominciarono ad usare termini convenzionali per indicare il carattere generale del movimento musicale. Il vocabolo allegro perdette subito il suo significato letterale, per assumerne uno speciale: serve ad indicare un andamento celere e vivace, l'opposto di adagio (v.). Il diminutivo allegretto, che è posteriore, arreca invece un temperamento all'idea di celerità espressa dalla parola allegro. Naturalmente queste indicazioni hanno valore soltanto approssimativo, variabile col carattere e la personalità dei singoli autori; talché nel sec. XVII l'allegro veniva inteso in un senso più moderato, mentre nel periodo romantico significò maggiore vivacità e rapidità. Anzi, col tempo, questa significazione acquistò tutta una gamma di sfumature indicanti, sempre con valore di semplice suggerimento, le esigenze dei singoli autori: p. es., vivo, mosso, con fuoco, allegro moderato, allegro ma non troppo, ecc. In seguito si indicò, all'inizio del pezzo, l'oscillazione pendolare del metronomo (v.), messa in rapporto alla figura presa come unità di battuta.
La parola allegro, usata come sostantivo, acquista un significato affatto differente: essa indica, cioè, un pezzo di musica di particolare carattere e forma, quale venne elaborandosi in determinate contingenze storiche. Fu questo l'allegro di sonata differente di forma, di stile e di artistica importanza secondo i tempi e gli autori. Per convenzione si chiama allegro il classico primo tempo della forma Sonata. E viene detto allegro anche se l'indicazione dell'andamento sia diversamente espressa.