CROMBIE, Alistair Cameron
Storico della scienza, nato a Brisbane (Australia) il 4 novembre 1915. Laureatosi in biologia nel 1938, presso l'università di Melbourne, C. si è trasferito in Inghilterra, dapprima a Cambridge (Jesus College), dove nel 1942 ha conseguito il Ph. D. con una tesi sulla dinamica delle popolazioni. Dal 1942 al 1946 è stato ricercatore presso il Cambridge Zoological Laboratory. Dal 1946 al 1953 è stato Lecturer in storia e filosofia della scienza all'University College di Londra. Nel 1954 C. si è trasferito all'All Souls College di Oxford (1954-69), per accettare poi una fellowship al Trinity College. Attualmente membro della British Academy, è stato presidente dell'Académie Internationale d'Histoire des Sciences.
L'attività di C. come storico si caratterizza per una serie di studi sulla storia dei principi, delle forme e della natura del discorso scientifico. Fra i lavori più rilevanti, vanno considerati Augustine to Galileo: the history of science, A. D. 400-1650 (1952, rivisto e ampliato nella successiva edizione, 1959; trad. it. 1970) e Robert Grosseteste and the origins of experimental science, 1100-1700 (1953). In essi C. ha dato nuovo risalto al problema della continuità e delle trasformazioni verificatesi nella tradizione scientifica europea dal Medioevo al 17° secolo, sia all'interno di ciò che è stato da lui definito come "gli stili del pensiero scientifico", sia all'interno di una più ampia prospettiva culturale. La ricerca sul pensiero scientifico di Galilei nei rapporti con la tradizione matematica e astronomica dei gesuiti del Collegio Romano gli è valsa il premio Galilei della Domus Galilaeana di Pisa (1969).
Altri lavori di C. hanno avuto a oggetto le teorie della conoscenza percettiva. La sua monografia The mechanistic hypothesis and the scientific study of vision (1967) è stata ristampata con altri saggi sull'argomento nella raccolta Science, optics and music in medieval and early modern thought (1990); un'altra raccolta di saggi è contenuta in Science, art and nature in medieval and modern thought (1991). Il lavoro più ampio sulla molteplicità delle forme del pensiero scientifico, che si diversifica da quello dell'antica Grecia per le interazioni fra principi teorici e la diversità delle materie, è Styles of scientific thinking in the European tradition. The history of argument and explanation especially in the mathematical and biomedical sciences and arts (1991).
C. è stato il primo direttore responsabile della rivista The British Journal for the Philosophy of Science; in seguito, quale presidente della British Society for the History of Science, ha promosso la fondazione de The British Journal for the History of Science, ed è stato co-fondatore e direttore responsabile di History of Science.