CAPRIOLI, Aliprando
Incisore. Nacque nel Trentino, presumibilmente verso la metà del sec. XVI, morì a Roma intorno al 1600. Di lui in Roma si hanno notizie a partire dal 1575. Trasse le sue stampe per lo più dalle opere di Taddeo e Federico Zuccari, e per la maniera dell'incidere tenne a modello l'olandese C. Cort, col quale talvolta sembra perfino identificarsi. Ebbero grande fortuna due serie di stampe, che egli pubblicò in forma di volume: nel 1579 (Roma), cinquanta incisioni illustranti la vita e i miracoli di S. Benedetto, che in 18 anni furono edite quattro volte; nel 1596 (Roma), 99 ritratti di principi e capitani illustri del Medioevo fino all'epoca dell'autore, che furono in cinquant'anni ristampati tre volte. Nonostante la scarsa originalità, il C. trattò l'incisione con grande bravura, per il segno energico e la forza del chiaroscuro. Usò firmare le sue stampe con le lettere A. C. intrecciate.
Bibl.: L. A., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); P. Kristeller, Kupferstich und Holzschnitt in vier Jahrhunderten, Berlino 1922, p. 283.