ALIPIO ("Αλυπος, Alypius)
Secondo il Meursius, suo primo editore, si può identificare con l'omonimo scrittore neoplatonico di Alessandria, contemporaneo di Giamblico; certo è posteriore a Tolomeo, del quale ripete la definizione di ἁρμονική; si può ritenerlo appartenente al sec. IV d. C. Non va confuso con l'A. amico e discepolo di S. Agostino.
Di lui ci resta il trattato Εἰσαγωγή μουσική, fondamentale per la conoscenza della notazione greca; dopo una breve esposizione di principî generali, esso reca tabelle dimostrative delle 15 scale tonali, nella forma diatonica e nella cromatica, per nove anche nella enarmonica; per ciascun suono è data la forma del segno che lo indica, sia nella notazione vocale sia nella strumentale, e il segno stesso è anche esattamente descritto. Le tabelle, giunteci con lacune soltanto lievi, costituiscono il più antico documento teorico della materia e sono sufficienti ad illuminarla completamente.
Edizioni: Meursius, Leida 1616 (senza le tabelle); Ath. Kircher, Musurgia universalis, Roma 1650 (sole tabelle); Meibom, Antiquae musicae auctores septem, Amsterdam 1652 (completo); K. v. Jan, Musici scriptores graeci, Lipsia 1895.
Bibl.: F. Bellermann, Die Tonleitern und Musiknoten der Griechen, Berlino 1847; Fortlage, Das musikaische System der Griechen in seiner Urgestalt aus den Tonleitern des Alypius entwickelt, Lipsia 1847; F. A. Gevaert, Histoire et théorie de la musique de l'antiquité, Gand 1875-81; H. Riemann, Studien zur Geschichte der Notenschrift, Lipsia 1878; Ruelle, Le musicographe Alypius corrigé par Boèce, in Comptes-rendus Acad. d. inscr. et belles-lettres, 1894.