ALICIE (‛Αλικύαι, Halicyae)
Antica città di Sicilia, nella parte occidentale dell'isola. Essa vien designata come posta tra Entella e Lilibeo, cioè nella via che conduceva da una città all'altra. Dopo il Cluverio, si suol identificare Alicie con l'odierna Salemi. Gli argomenti su cui riposa tale identificazione sono mal fondati; nonpertanto è certo che sul posto di Salemi sorgeva un antico abitato, non privo d'importanza, e la città a cui meglio si può pensare, date le indicazioni degli antichi, è appunto Alicie. Questa ci appare, nella sua storia, animata dal bisogno di sottrarsi al predominio cartaginese: stese perciò la mano a Dionisio I, quando investiva Segesta (396), ma tornò a Cartagine, dopo che Imilcone riprese Motia; più tardi seguì l'esempio di Selinunte, e insieme con Segesta si alleò con Pirro (278-77); e in ultimo con Segesta fu tra le prime a passare ai Romani (265), ed ebbe la condizione di città libera e immune. Non batté moneta; sul suo sito sono stati trovati frammenti di musaici, e rimangono vicino ad essa magnifici avanzi di una basilica bizantina. Tucidide nomina, insieme con Centuripe, una Alicie, che dovrebbe trovarsi pertanto nella Sicilia orientale; ma si tratta di un equivoco che probabilmente non è della tradizione manoscritta, ma dello scrittore stesso.
Bibl.: Cluverio, Sic. ant., Leida 1619, p. 379 seg.; A. Holm, St. della Sicilia nell'antichità, trad. G. B. Dal Lago e V. Graziadei, Palermo 1896, I, p. 137 seg.; Greeman, Hist. of Sic., I, III, IV; G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, i, Torino 1916, e III, ii, ibid. 1917.