Scrittrice canadese (n. Wingham, Ontario, 1931). Tra le più note autrici contemporanee di racconti brevi, fin dalla raccolta d'esordio ha prestato una particolare attenzione alle vicende apparentemente ordinarie di donne adolescenti e mature, svelandone i risvolti oscuri e i moventi psicologici. Nel 2013 è stata insignita del premio Nobel per la letteratura perché "maestra del racconto breve contemporaneo".
Cresciuta in un piccolo centro rurale durante gli anni della Grande depressione, nel 1949 ottenne una borsa di studio biennale per la University of Western Ontario, che frequentò fino al 1951. In quell'anno, sposatasi con J. Munro, si trasferì a Victoria, dove nel 1963 aprì la libreria Munro's Books. Separatasi dal marito, di cui in arte ha conservato il cognome, è tornata a vivere nell'Ontario dove si è sposata nuovamente nel 1976. Collaboratrice di riviste come The New Yorker, The Atlantic monthly, The Paris review M. ha ricevuto per tre volte il Governor General's Literary Award, il più importante premio letterario canadese, aggiudicandosi inoltre il Booker Prize nel 2009. Dal 1992 è membro onorario straniero dell'American academy of arts and letters. Nel 2013 l'autrice canadese ha annunciato il suo addio alla scrittura.
La sua carriera di scrittrice, dopo alcune collaborazioni a periodici locali, ebbe inizio nel 1968 con una raccolta di racconti, Dance of the happy shades (trad. it. 1994), che si fece subito apprezzare per la naturalezza dello stile, il realismo dell'ambientazione e la verità dei caratteri, a cui ha fatto seguito Lives of girls and women (1971; trad. it. 2018), il suo unico libro in forma di romanzo, e anche il più prossimo al genere autobiografico. Tra le altre raccolte, spesso ambientate in Ontario, focalizzate sui sentimenti semplici e sui conflitti passionali della quotidianità, si ricordano: Something I've been meaning to tell you (1974; trad. it. 2016), dove lo sguardo di M. spazia dagli ambienti rurali alle atmosfere convulse della città; Who do you think you are? (1978; trad. it. 1995), racconti in terza persona; The progress of love (1986; trad. it. 1989); Friend of my youth (1990; trad. it. 2015); Open secrets (1994; trad. it. 2000); Selected stories (1996); The love of a good woman (1998; trad. it. Il sogno di mia madre, 2001). Le successive raccolte Hateship, Friendship, Courtship, Loveship, Marriage (2001; trad. it. Nemico, amico, amante..., 2003) e Runaway (2004; trad. it. In fuga, 2004) indagano i problemi della mezza età con uno stile elegante e una lucidità non priva d'ironia, trasformando le semplici storie dei suoi personaggi - per lo più donne sole - in vicende esemplari di una condizione di generale insicurezza e della precarietà di ogni progetto di vita. Della sua produzione più recente occorre citare le raccolte The view from Castle Rock (2006; trad. it. 2007), in cui lo sguardo di M. spazia dalla storia familiare alla narrazione autobiografica; Too much happiness (2009; trad. it. 2011), che si snoda coerentemente lungo i temi della morte, dell'amore e dei destini individuali; Dear life (2012; trad. it. Uscirne vivi, 2014), raccolta che si snoda anch'essa lungo il filo di temi autobiografici.