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Algeri

di Claudio Cerreti - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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Algeri

Claudio Cerreti

Un'antica città libera

Antico e glorioso porto di mare, Algeri ha il doppio volto delle città improvvisamente investite dalla modernizzazione, dove il centro storico dalle architetture tradizionali è circondato da estesissimi quartieri all'europea. In questo Algeri ben rappresenta il paese di cui è capitale, tentando di conservare le sue tradizioni senza rinunciare allo sviluppo economico e sociale

Dai commerci fenici alla guerra di corsa

Algeri (in arabo al-Giaza'ir "le isole"), una delle grandi città capitali del Mediterraneo, fu fondata dai Fenici come scalo marittimo, in una bella baia falcata. Ma nell'antichità la città non si sviluppò molto per la concorrenza di altri centri urbani. Intorno al Mille, invece, dopo l'arrivo degli Arabi e della religione islamica, Algeri diventò un centro importante della popolazione berbera, venne fortificata e sviluppò una notevole attività commerciale e portuale. La città crebbe soprattutto a partire dal 1492, quando vi si trasferì parte della popolazione islamica di Granada, appena conquistata dagli Spagnoli.

Come le repubbliche marinare italiane, nel tardo Medioevo Algeri era una potente città-Stato, punto d'arrivo di commerci tra il Mediterraneo e il Golfo di Guinea per via di terra e tra le regioni mediterranee meridionali per via marittima. Per le regioni mediterranee settentrionali abitate da popolazioni cristiane, Algeri diventò invece sinonimo di pirateria: qui era una delle basi principali dei pirati detti 'barbareschi' (Barberia era il nome che gli Europei davano all'Africa mediterranea). La flotta algerina esercitava tanto il commercio pacifico quanto la guerra di corsa contro le navi e i porti degli Stati europei, arrivando spesso a saccheggiare le coste spagnole e italiane e a fare schiavi gli abitanti catturati; identica cosa, chiaramente, facevano le navi cristiane sulle coste abitate da musulmani: gli schiavi catturati da una parte e dall'altra, poi, venivano o scambiati o riscattati. Algeri venne perciò attaccata parecchie volte, tra 16° e 18° secolo, dalle flotte europee, ma sempre senza risultato.

Una capitale in lotta per l'indipendenza

La città invece si ingrandì (aveva probabilmente 100.000 abitanti già nel Seicento) e si rafforzò, fino a controllare un lungo tratto di costa e l'entroterra corrispondente: di questo territorio, che dalla città prese il nome, Algeri diventò la capitale, anche se ufficialmente dipendeva dall'impero ottomano.

Dopo aver resistito per tanti secoli, nel 1830 Algeri fu conquistata dai Francesi, che ne fecero una città moderna. La parte antica di Algeri, la casba racchiusa nelle mura e famosa per le abitazioni bianche, addossate le une alle altre, percorsa da scalinate e vicoli ripidi e strettissimi, venne conservata, ma tutto intorno, specie lungo la costa, si sviluppò la città 'europea', con strade larghe e dritte (boulevards), grandi edifici, quartieri residenziali e industriali, strutture portuali. In tutta l'Algeria, la colonizzazione provocò l'immigrazione anche di molti Francesi (per esempio, il grande scrittore Albert Camus nacque ad Algeri e vi ambientò alcuni suoi romanzi). Algeri, così, diventò una città in gran parte francese anche per popolazione.

Quando il popolo algerino cominciò a richiedere l'indipendenza, fu proprio ad Algeri che si sviluppò più duramente la lotta ‒ dando luogo alla cosiddetta battaglia di Algeri (1957) e poi ad anni di guerriglia ‒ e che prese avvio l'insurrezione finale che portò all'indipendenza (1962). Dopo l'indipendenza sono stati costruiti anche quartieri nell'entroterra, dove trasferire parte degli abitanti della casba e, soprattutto, quelli provenienti dalle regioni rurali, che hanno fatto aumentare rapidamente la popolazione da nemmeno 400.000 abitanti alla fine degli anni Cinquanta a oltre 1.500.000 alla fine del secolo (più di 2.500.000, compresi i sobborghi). Nella città antica sopravvivono monumenti importanti, come alcune moschee dell'11° secolo e i palazzi degli antichi signori di Algeri; i quartieri moderni lungo il mare occupano più di 20 km di costa.

Vedi anche
Algeria Algeria Stato dell’Africa settentrionale. Affacciato sul Mediterraneo, confina a E con Tunisia e Libia, a S con Niger e Mali, a SO con la Mauritania, a O con il Marocco (in parte con il Sahara Occidentale, di fatto incorporato nel Marocco, ma  autoproclamatosi indipendente). 1. Caratteri fisici Il territorio ... casba (ar. qaṣba) Nell’Africa nord-occidentale, cittadella di una città; dagli Europei il termine è stato talora esteso all’insieme dei quartieri della città vecchia, per es. ad Algeri. Mare Mediterraneo Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), con una profondità media di 1430 m e una massima, presso le coste sud-occidentali del Peloponneso, ... Ahmed Ben Bella Ben Bella ‹... belá›, Ahmed. - Uomo politico algerino (Marnia, Orano, 1918 - Algeri 2012). Dopo avere servito nell'esercito francese durante la seconda guerra mondiale, partecipò dal 1946 all'organizzazione del movimento indipendentista algerino. Arrestato nel 1950, riuscì a evadere nel 1952, rifugiandosi ...
Categorie
  • STORIA PER CONTINENTI E PAESI in Storia
  • AFRICA in Geografia
Tag
  • REPUBBLICHE MARINARE
  • BATTAGLIA DI ALGERI
  • IMPERO OTTOMANO
  • GUERRA DI CORSA
  • MEDITERRANEO
Altri risultati per Algeri
  • Algeri
    Dizionario di Storia (2010)
    Capitale dell’Algeria. Posta su un ampio golfo sulla costa mediterranea, A., fondata nel 10° sec., fronteggiava un gruppo di isolotti (ar. al-jaza’ir) oggi congiunti alla terraferma, dai quali deriva il suo nome. Di modesta importanza fino al 16° sec., divenne poi il centro di uno Stato piratesco fortemente ...
  • Algeri
    Enciclopedia on line
    (ar. al-Jazā’ir «le isole») Città capitale dell’Algeria (2.693.542 ab. nel 2017), situata nel punto centrale della fascia costiera, affacciata sul Mediterraneo. La funzione politica avuta dal conseguimento dell’indipendenza algerina (1962) ne ha determinato un forte sviluppo, sia topografico sia funzionale. ...
  • Algeri
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    L. Golvin (lat. Icosium; arabo al-Jazā'ir) Capitale della repubblica algerina. La fortuna di A. è legata soprattutto alla sua posizione geografica; è infatti situata al centro del litorale settentrionale africano, cioè in un punto ideale per le relazioni marittime con le potenze europee del Mediterraneo ...
  • ALGERI
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    La seconda Guerra mondiale. - Dopo i due armistizî del 22 e 24 giugno 1940, firmati dalla Francia con la Germania e l'Italia, Algeri fu scelta come sede di una rappresentanza della commissione armistiziale, che aveva fra i suoi compiti il controllo della smilitarizzazione delle piazze marittime e delle ...
  • ALGERI
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Capitale della colonia francese dell'Algeria, situata al punto di contatto, sulla costa, delle due grandi regioni naturali del paese (v. algeria), quasi esattamente a mezza strada dalle frontiere della Tunisia e del Marocco, e pure a mezza strada fra lo stretto di Gibilterra e il canale di Sicilia. ...
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Vocabolario
algèro
algero algèro agg. [dal gr. ἀλγηρός, der. di ἄλγος «dolore»]. – Doloroso; usato quasi esclusivam. nell’espressione medica acinesia algera (v. acinesia).
àlgere
algere àlgere v. intr. [dal lat. algēre] (usato solo nel pass. rem. alsi), poet. ant. – Sentire gran freddo, gelare: L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse (Petrarca). V. anche algente.
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