Rocco, Alfredo
Giurista e politico (Napoli 1875-Roma 1935). Fu il principale teorico del nazionalismo in Italia e tra i primi a legittimare il fascismo, nelle cui forze antisocialiste e antiliberali vide il mezzo idoneo a restaurare e riorganizzare l’autorità dello Stato. Presidente della Camera (1924-25), come ministro di Grazia e giustizia (1925-32) avviò la legislazione (1925-28) con cui diede sistemazione organica alle istanze del fascismo di organizzazione del potere. Prese parte all’elaborazione (1927) della Carta del lavoro e dei regolamenti per il concordato con la Santa Sede. Nel 1930 furono pubblicati i codici penale e di procedura penale (quest’ultimo sostituito nel 1989 dal codice Vassalli) indicati con il suo nome. Senatore dal 1934.