Poeta tedesco (Halle 1883 - Parigi 1945). Ebreo, costretto a emigrare nel 1933, fu arrestato sulla Loira all'arrivo delle truppe tedesche nel 1940 e poco dopo rilasciato. Dopo aver trascorso qualche anno nel sud della Francia, si tolse la vita a Parigi. Tipico esponente d'una generazione di sradicati, si colloca in seno all'espressionismo come testimone del disagio del poeta e dell'artista in genere in una società disumanizzata. Fra le raccolte di liriche: Die gottlosen Jahre (1914); Die Freundschaft (1917); Menschlicher Kämpfer (1919); Jüdisches Wesen (1922). Scrisse anche drammi poetici e novelle, e tradusse opere di Nerval, Shelley, Hugo, Verlaine, Rimbaud.