VIERKANDT, Alfred
Giurista, nato ad Amburgo il 4 maggio 1867, attualmente professore emerito di filosofia e di sociologia all'università di Berlino; si è dedicato particolarmente allo studio della storia comparata delle civiltà.
Nel 1896 comparve il suo libro: Naturvölker und Kulturvölker, in cui stabilisce le categorie tra i varî gradi di civiltà umana: stato di natura, semicivile, alta civiltà. Secondo il V. i popoli si differenziano per il grado della loro vita impulsiva e spirituale, conseguente al crescente perfezionamento delle energie nell'ambito della comunità. Particolare attenzione è rivolta dal V. alle doti inerenti alla razza, quali appaiono nelle razze ariane e semitiche; ha studiato l'atteggiamento spirituale della comunità nelle sue manifestazioni municipali e statali. Die Stetigkeit im Kulturawandel (Lipsia 1908) viene fondata dal V. sull'uguaglianza delle disposizioni morali e delle doti spirituali dell'umanità. L'opera Grundlinien der Gesellschaftlehre (2ª ed., 1929) trovò il suo complemento nel volume Familie, Volk und Staat in ihren gesellschaftlichen Lebensvorgängen (Stoccarda 1936), in cui il V. descrive la naturale co munità di vita delle famiglie e delle tribù. Notevole la forma accademica e razionale in cui il V. presenta le sue vedute.