STEVENS, Alfred
Nato a Bruxelles l'11 maggio 1826, morto a Parigi il 24 agosto 1906. Pittore di genere, ritratti, paesaggi, marine. Allievo di F. J. Navez all'Accademia di Bruxelles, poi a Parigi di C. Roqueplan, della Scuola di Belle Arti, e di F. Willems. Lo St. visse specialmente a Parigi, dove ebbe un enorme successo. Pittore elegante, lascia un'opera assai interessante anche come documento della vita di quel tempo. Buon coloritore, esprime viva e reale l'anima della donna, come è reale e vivo l'ambiente di lusso di cui egli la circonda. Delle sue opere sparse in numerosi musei d'Europa e collezioni private, ricordiamo Primavera, Consolazione, La Parigina, Il Bagno, La Sfinge, La Visita.
Il fratello Joseph (nato a Bruxelles il 26 novembre 1816, ivi morto il 3 agosto 1892) fu pittore di animali e di scene popolari, acquafortista. Ricevette alcuni insegnamenti dal pittore d'animali Louis Robbe: ma è piuttosto un autodidatta. Fu uno dei precursori del movimento realista. Col suo Supplizio di Tantalo ottenne un primo successo al Salon di Parigi, dovuto forse alle sue qualità di pittore ritornato alla pennellata larga e al colorito ricco della tradizione fiamminga. Suo fratello Alfredo gli scriveva: "Io sono del mio tempo, ma tu, con Fyt e Snyders, sei della tua razza... così tu sei di tutti i tempi". Mercato di cani, I Mendicanti, La Fucina, Mestiere di cane, Filosofo senza saperlo sono tra le più note sue opere.
Bibl.: C. Lemonnier, L'École belge de peinture, Bruxelles 1906; P. Colin, La peinture depuis 1830, ivi 1930; F. Boucher, A. S., Parigi 1930; P. Fierens, J. S., Bruxelles 1931; R. Janssens, Les peintres de l'intimité, ivi 1934.