MOREL-FATIO, Alfred
Erudito, nato a Strasburgo nel 1850, fu dapprima impiegato presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, e poi professore e membro dell'Institut; morì a Versailles nel 1924.
Se non ha lasciato un'opera d'insieme, ha tuttavia pubblicato una serie di preziosi contributi di fondamentale importanza sulla storia politica e letteraria della Spagna, i quali gli hanno assicurato la ben meritata fama di dotto studioso, abile e fortunato ricercatore, profondo conoscitore delle vicende degli stati iberici, animatore instancabile d'indagini. Di lui sono noti specialmente gli studî sul teatro spagnolo (La Comédie espagnole, 2ª ed., 1915; Le Théâtre espagnol, 1900, con L. Rouanet), il volume L'Espagne aux XVIe et XVIIe siècles, documents historiques et littéraires (1878), e l'altro volume: Historiographie de Charles-Quint (1913). Ma devono essere ricordate anche le numerose edizioni di testi letterarî, di cronache, di documenti, come la serie riguardante la Spagna del Recueil des instructions données aux ambassadeurs et ministres de France (1894 segg.); la Chronique des rois de Castille di Jofré de Loaisa, il Libro de los fèchos et conquistas del principado de Morea compilado por comandamiento de don Fray Johan Ferrández de Heredia, la satira di Jovellanos, ecc. Di particolare interesse è il suo Catalogue des manuscrits espagnols et portugais (voll. 2, 1889-1892) posseduti dalla Bibliothèque Nationale di Parigi. Fu anche condirettore del Bulletin hispanique.
Bibl.: C. Hirschauer, Bibl. des travaux de M.-F., in Bulletin hisp., XXVII (1925), pp. 289-96, e XXIX (1927), pp. 99-110; id., M.-F., ibid., XXX (1928), pp. 4-25.