HITCHCOCK, Alfred (App. II, 1, p. 1186)
Regista del cinema inglese e americano. Dopo i grandi successi hollywoodiani degli anni Quaranta, a partire da Rebecca (La prima moglie), premiato con l'Oscar, si afferma felicemente anche negli anni Cinquanta o con film in cui le sue qualità tecniche s'impongono fino al virtuosismo, Rear Window (La finestra sul cortile, 1955), visto tutto da un malato in poltrona, o con altri dominati dal fascino quasi misterioso dell'assurdo, Trouble With Harry (La congiura degli innocenti, 1956), o con altri ancora in cui il tema ricorrente del falso colpevole si sublima questa volta in un gioco perfetto di finte apparenze, stilistiche e drammatiche, North By Northwest (Intrigo internazionale, 1959). Negli anni Sessanta, invece, due film quasi dell'orrore come Psycho (1960) e The Birds (Gli uccelli, 1963) sembrano mirare soprattutto a ricerche di effetti, mentre in altri, Torn Curtain (Il sipario strappato, 1966) e Topaz (1969), la suspense, pur ben dosata, si ririsolve in artificio. Di qualità più sottile Frenzy (1971) in cui gli schemi del film poliziesco, volutamente rovesciati, si affidano a dimensioni di cronaca quotidiana e realistica. Il suo film più recente è Family Plot (Complotto di famiglia, 1975). Dal 1955 è anche regista di serie televisive: Alfred Hitchcock presents (1955-1960); Suspicion (1958); Alfred Hitchcock Hour (1961-1965).
Bibl.: P. Noble, An index to the creative work of A. Hitchcock, in Sight and sound, index series n. 81, 1949; E. Rohmer, C. Chabrol, Hitchcock, Parigi 1957; P. Bogdanovich, The Cinema of A. Hitchcock, New York 1962; R. Wood, Hitchcock's films, Londra 1965; J. Douchet, A. Hitchcock, Parigi 1967; F. Truffaut, Le cinéma selon Hitchcock, ivi 1967; N. Simsolo, Hitchcock, ivi 1969; F. Carlini, Hitchcock, Firenze 1975 (con filmografia completa).