SNITKE, Alfred Garrievic
Šnitke, Alfred Garrievič (noto anche nell'adattamento tedesco Schnittke, Alfred)
Compositore russo, nato a Engel′s il 24 novembre 1934 e morto ad Amburgo il 3 agosto 1998. Considerato uno dei massimi compositori russi della seconda metà del Novecento, a partire dagli anni Ottanta assai noto anche in Occidente, come altri della sua generazione prestò al cinema un lungo servizio, firmando oltre sessanta colonne sonore. In questo impegno, fonte di sostentamento specie nei periodi di contrasto con gli organismi culturali ufficiali del suo Paese, pur proponendo un linguaggio musicale più semplificato rispetto alle opere per il concerto, Š. profuse la ricchezza della propria riflessione artistica, cogliendo l'intimo legame tra la narrazione delle immagini e il discorso musicale.
Nato in una famiglia di origine e cultura tedesca, studiò pianoforte a Vienna, dove soggiornò per due anni, e successivamente al Conservatorio di Mosca, dove si diplomò in composizione con E. Golubev e N. Rakov e dal 1962 per circa un decennio insegnò anche strumentazione. A metà degli anni Sessanta entrò in contatto con i lavori delle avanguardie europee e negli anni Settanta approdò al cosiddetto polistilismo, un serrato confronto fra elementi stilistici disparati, accostati, sovrapposti e stratificati in un difficile eppur vitale equilibrio fra ricerca di riferimenti nel passato e tensione verso il futuro. Mentre incontrava una forte opposizione da parte del regime sovietico, Š. acquisì una discreta notorietà internazionale, segnalandosi con la sua produzione sinfonica e di musica da camera, con le opere liriche e le composizioni per il balletto. Nel 1990 ottenne anche la cittadinanza tedesca.
La complessità dell'elaborazione musicale di Š., in particolare la concezione del polistilismo, trova applicazione anche nella musica per il cinema. Secondo Š. infatti solo un testo strutturato su più livelli, che rende possibile una gran quantità di diverse associazioni, può adeguatamente venire incontro alla rappresentazione complessa, 'polifonica' della realtà contemporanea, ed è quindi una tale 'polifonia' a costituire la base necessaria sia della musica contemporanea sia di quella cinematografica. Tuttavia, le colonne sonore presentano queste elaborazioni in nuce, nel quadro di un linguaggio complessivamente semplificato. Si ricordano, tra le altre, le musiche per i film di Igor V. Talankin (Vstuplenie, 1963, L'entrata; Dnevnye zvëzdy, 1968, Stelle di giorno; Zvezdopad, 1982, Pioggia di stelle), Elem G. Klimov (tra gli altri, Agonija, 1981, Agonia, e Proščanie, 1983, L'addio), Aleksandr N. Mitta (Ekipaž, 1980, L'equipaggio), Jurij V. Kara (Master i Margarita, 1994, Il maestro e Margherita). Risale al 1995 la sua collaborazione con Mario Martone per L'amore molesto.
E. Petrusanskaja, Ein Gespräch mit Alfred Schnittke: Die Möglichkeiten des Dialogs zwischen Bild und Musik im Film, in "Kunst und Literatur", 1988, 2, pp. 272-80.
Schnittke, a cura di E. Restagno, Torino 1993.
S. Ahnert, Alfred Schnittke: Geschichte einer Metamorphose von der Filmmusik zur abstrakten Klangdramatik, in Jeder nach seiner Fasson: Musikalische Neuansätze heute, hrsg. U. Liedtke, Saarbrücken 1997, pp. 310-14.
T.K. Egorova, Soviet film music: an historical survey, Amsterdam 1997, passim.
F. Strobel, Über das Illustrative hinaus: Alfred Schnittke als Filmkomponist, in "MusikTexte: Zeitschrift für neue Musik", 1999, 78, pp. 53-58.