ERNOUT, Alfred
Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de France; dal 1934 membro dell'Académie des inscriptions et belles lettres e dal 1947 socio straniero dei Lincei; da molti anni collaboratore e direttore della Revue de Philologie.
Discepolo di A. Meillet, che dettò la prefazione alla sua Morphologie historique du latin (Parigi 1914; trad. ted. aggiornata, Heidelberg 1920), redasse con lui il Dictionnaire étymologique de la langue latine (Parigi 1932, nuova ed. 1939). Editore di Lucrezio (cui dedicò anche un commentario esegetico, Parigi 1923, e una piccola monografia, Parigi 1945), di Petronio, Plauto (nel quale compito succedette a L. Havet) e Sallustio, si mostrò tuttavia sempre più grammatico, filologo e linguista che storico interprete di una civiltà e di una poesia. Con la sua opera di erudito, la sua esperta sapienza di letterato e il suo insegnamento, l'E. ha nondimeno potentemente contribuito a tener vivo quel focolaio d'umanesimo che s'incentra nell'Associazione Budé. Altre opere: Éléments dialectaux du vocabulaire latin, 2ª ed., Parigi 1928; Philologica, Parigi 1940: Recueil de textes latins archaiques, 3ª ed., Parigi 1947.