CAPUS, Alfred
Commediografo e giornalista francese nato a Aix-en-Provence il 25 novembre 1858, morto il 1° novembre 1922. Articolista spiritoso, brillante, qualche volta mordace, ma più spesso amabilmente canzonatorio, entrò al Figaro nel 1894, e dopo la morte di Calmette, nel 1914, vi divenne redattore capo con Robert de Flers: negli ultimi anni ne fu anzi direttore politico. S'affermò al teatro dapprima con una commedia di costumi Brignol et sa fille (1894); ma consegui i maggiori successi con alcune vivaci commedie, spigliate nel dialogo, di tono boulevardier: La Veine (1901); Les deux écoles (1902); L'adversaire (1903); Les passagères (1906), ecc. (v. Théâtre complet, voll. 8, 1910 segg.).
Fu pure romanziere (Qui perd gagne, 1890; Faux départ, 1891; Robinson, 1910) e pubblicò anche una serie di studî (Les møurs du temps, voll. 2, 1912-1913). Piacevole causeur, essenzialmente ottimista nel suo modo di rappresentarci la vita, anche perché ogni pessimismo si spuntava contro la sua ironia, fu un'espressione tipica dell'intellettualità borghese del suo tempo.
Bibl.: C. A. Noël, La bourgeoisie française et l'oeuvre de M. A. Capus, Parigi 1909; P. Flat, Figures et questions de ce temps, Parigi 1914; E. Guet, A. Capus, Parigi 1904.