Psicologo (Nizza 1857 - Parigi 1911). Licenziatosi in giurisprudenza (1878) e in scienze naturali (1880), i suoi interessi si volsero ben presto alla psicologia. Il suo tirocinio in psicopatologia, condotto presso la Salpêtrière, sotto la direzione di M. Charcot, ebbe come risultato una serie di pubblicazioni specialistiche echeggianti le dominanti teorie associazioniste: La psychologie du raisonnement (1886), Le magnétisme animal (1887), Les altérations de la personnalité (1892). Lasciata la Salpêtrière, fu nominato direttore (1894) del Laboratorio di psicologia fisiologica di Parigi, creato da L. Liard nel 1889. Si interessava allora dello studio sperimentale dei processi psichici superiori e della fondazione di una psicologia "individuale", in particolare compiva studî sulla memoria, sull'emotività, sulla suggestionabilità, sulla sensibilità tattile, sulla grafologia. Nel 1894, nella Introduction à la psychologie expérimentale, presentava al pubblico la nuova psicologia scientifica di cui era fautore, affrontando anche i problemi epistemologici posti dall'applicazione del metodo sperimentale. Seguiva La psychologie individuelle (1896), in cui B. sosteneva che le differenze individuali sono più notevoli nei processi superiori (intelligenza) che non in quelli elementari (sensazioni). La lenta evoluzione dalle sue primitive posizioni influenzate dall'associazionismo culminò ne L'Étude expérimentale de l'intelligence (1903), in cui B. impostò lo studio differenziale dell'intelligenza, mettendo a fuoco due tipi di funzionamento intellettuale, "soggettivo" e "oggettivo", e riconobbe l'esistenza di un "pensiero senza immagini". Nel 1905 propose assieme a Th. Simon il primo reattivo mentale per la valutazione dello sviluppo dell'intelligenza.