SASTRE, Alfonso
Drammaturgo, narratore e saggista, nato a Madrid il 20 febbraio 1926. Animatore culturale, fervido organizzatore di iniziative teatrali non conformiste e intellettuale profondamente coinvolto nelle lotte politiche e sociali, lungamente perseguitato dal regime franchista; nel 1974 fu anche arrestato per la sua attività politica. L'opera di S., scarsamente nota in Spagna, obbedisce al proposito d'incidere nella realtà spagnola, sia sul piano socio-economico che morale. Tuttavia, la realtà sociale è rappresentata in forme mediate e simboliche e soprattutto spinta fino a situazioni-limite, in cui la violenza, la morte, l'alienazione dell'uomo, ecc. sono temi costanti e ricorrenti. Tra le opere teatrali, le più significative e importanti sono: Escuadra hacia la meurte, 1953; La mordaza, 1954; El cuervo, 1957; La cornada, 1960; En la red, 1962, ecc. Anche l'attività critica e saggistica di S. (Drama y sociedad, 1956; Anatomía del realismo, 1965; La revolución y la crítica de la cultura, 1970) risponde all'esigenza d'impegno sociale, in base alla convinzione che la funzione dell'arte consiste principalmente nel trasformare il mondo. Ha scritto anche tre romanzi (Las noches lugubres, 1964; El paralelo 38, 1965; Flores rojas para Miguel Servet, 1967) il cui nucleo ideologico, concettuale e tematico non si discosta molto da quello della produzione teatrale.
Bibl.: F. García Pavón, Teatro social en España, Madrid 1962.