PICCOLOMINI, Alfonso
Nipote di Antonio (v.), combatté contro Carlo VIII nel 1494. Da Carlo V fu nominato generale e gran giustiziere nel regno di Napoli. Nel 1529 il governo di Siena lo elesse capitano del popolo, ma l'anno seguente l'imperatore, vedendo che egli parteggiava per i popolani, lo costrinse a dimettersi. Richiamato nel 1531, ottenne che i Piccolomini, sebbene magnati, fossero ammessi alle cariche pubbliche. Nel 1541, sospettato da Carlo V di avere preso parte alle trattative della repubblica di Siena col re di Francia, dovette di nuovo dimettersi. I Senesi lo elessero ancora capitano nel 1545, ma il veto imperiale gl'impedì di accettare. Lasciò allora la vita pubblica e si ritirò a Nisida.