Vescovo e filosofo scolastico (Imola 1825 - Cesena 1904). Ordinato sacerdote, passò attraverso tutte le cariche della curia diocesana, fino a che, per i suoi meriti come assertore della filosofia scolastica, fu da Leone XIII nominato vescovo di Cesena (1888). Come filosofo, oltre a illustrare il pensiero di s. Tommaso, prese parte anche alla polemica rosminiana. Tra i suoi scritti: Saggio sulla teoria degli universali secondo i principi di san Tommaso (1881); Il rosminianesimo ed il lume dell'intelletto umano (1887); Dell'esemplarismo divino (1887).