GUERCIA, Alfonso
Nato a Napoli il 13 nov. 1831 da Raffaele e da Angela Albertini, fu allievo del conservatorio di S. Pietro a Majella, ove studiò composizione con S. Mercadante e G. Parisi. Giovanissimo si dedicò all'insegnamento del canto e alla composizione, coltivando in particolare la romanza e la melodia da camera che rapidamente lo resero famoso anche fuori d'Italia. Dotato d'una buona voce baritonale, intraprese anche la carriera di cantante, ma in seguito a un grave infortunio a una gamba per una caduta, fu costretto a ritirarsi dalle scene. Nel 1859 vinse per concorso il posto di maestro di perfezionamento del canto nel conservatorio di Napoli, formando numerosi valorosi allievi, tra cui Luigi Denza. Fu particolarmente apprezzata la sua didattica e, tra l'altro, Mercadante scrisse per la sua classe un Solfeggio a 4 voci.
Il G. si dedicò anche alla composizione di lavori più impegnativi, e affrontò il teatro con l'opera Rita, su libretto di E. Bassi, rappresentata al teatro Mercadante di Napoli il 14 dic. 1875. Il lavoro, sebbene avesse interpreti di grande fama come F. Lablache e l'editore Ricordi si fosse dichiarato disposto ad acquistare la partitura, non ottenne che un successo di stima e fu ben presto ritirato dalle scene; fu poi rappresentato con discreto successo al teatro Reale di Malta durante la stagione 1882-83.
Comunque il G. comprese ben presto che il teatro musicale non avrebbe potuto dargli il successo sperato e preferì dedicarsi a un genere a lui più congeniale. Riallacciandosi infatti alla tradizione cameristica vocale tipicamente italiana si dedicò alla composizione di romanze in cui espresse al meglio i doni della sua delicata vena melodica. In gran parte inserite in raccolte, esse raggiunsero grande diffusione; in particolare divennero "popolarissime fra le altre non solo in Italia ma all'estero le due intitolate Mio povero core ed Ei non m'amava" (Florimo, III, p. 419).
Tra le sue raccolte (conservate nelle biblioteche dei conservatori di S. Pietro a Majella a Napoli e di S. Cecilia a Roma), prevalentemente pubblicate a Milano dall'editore Ricordi, salvo diversa indicazione, si ricordano: Una primavera a Roma (album di 6 pezzi con accompagnamento di pianoforte, 1873); Il primo canto (6 duettini); Il primo canto (6 melodie); Una estate a Londra (6 pezzi); Notti estive di Napoli (6 pezzi, Napoli 1874); I proverbi italiani (6 pezzi vocali, 1874); Canti patriottici (6 pezzi); Il mio canto (7 melodie); A te! (6 pezzi vocali, Napoli 1874); L'armonia (4 quartetti vocali, 1875); L'album di miafiglia (6 pezzi vocali da camera, 1875); Matinée musicale (6 pezzi vocali); Un autunno a Portici (3 pezzi vocali; versi di E. Del Preite); Rimembranze della villa Giliberti (6 pezzi vocali); Rimembranze della villa Ricciardi (4 melodie); Rimembranze di Sorrento (6 pezzi vocali); L'eco del mio pensiero (6 pezzi vocali); La sirena di Posillipo (6 pezzi vocali, 1878); Speme e duolo (6 pezzi vocali); Già la notte s'avvicina (10 melodie su versi di Metastasio). Le canzoni napoletane Rosella, Giovanniello, Calascionata di Piedigrotta, Il trovatello (versi di G. Regaldi); gli stornelli L'assenza e Fantasia accesa; inoltre La campagna del 1866 (inno dei volontari italiani; parole di G. Florenzano, Milano 1866); le romanze Cielo e mare (versi di C. De Ferraris); Che t'ho fatto? (S. Troya, 1882); Desio (duettino; A. Del Giudice), E non mi chiami? (L. Pagano); È troppo strazio (E. Del Preite); Non può tradirmi (Milano 1864); Je t'amais (J. Ruelle); La fiamma mia (romanza per baritono).
Tra i brani conservati presso la British Library di Londra si segnalano in ordine alfabetico: A lui (London 1864); L'armonia (4 quartetti vocali, Milano 1875); Le belle luci (London 1865); Dimmiche m'ami (G. Testino, ibid. 1863); La farfalletta. Mazurka cantabile (versione inglese di H. Stevens); Illusa (Milano 1864); Lost love (A. Elives, ibid. 1881); Melodie d'amore (6 pezzi vocali, ibid. 1880); Non m'amava (ibid. 1846 e London 1861, su testo di E. Del Preite; tradotta in inglese da T. Marzialis con il titolo He loved me never, ibid. 1885); Non m'amava (Transcription… sur la mélodie de Guercia… pour piano, 1886); Pensa ame (London 1863); Pezzi vocali da camera (versione inglese di H. Stevens, Milano 1875); Rimembranze diSorrento (versione inglese di H. Stevens, ibid. 1876); Risposta a non m'amava (E. Del Preite, ibid. 1874); Sempre a te (6 pezzi vocali, ibid. 1874); Speme e duolo (album vocale, ibid. 1874); La spergiura (E. Barone, London 1863); To thee. Ballad (Byron, ibid. 1888); Vedi Napoli e poi muori. Lookon Naples and die contented. Vocal Waltz (versione inglese di H. Stevens, Milano 1875). Inoltre: 12 Solfeggi per voce di soprano nelle due chiavi con accompagnamento di pianoforte (ibid. 1874); 12 Solfeggi per voce di contralto (ibid. 1874); 12 Solfeggi per voce di tenore (ibid. 1874); 12 Solfeggi pervoce di basso baritono (ibid. 1874).
Il G. fu autore inoltre del trattato L'arte del canto italiano, metodo per voce di soprano o mezzosoprano, adottato nel R. Conservatorio di musica di Napoli, Milano 1874.
Compositore oggi dimenticato, il G. fu ai suoi tempi popolarissimo sia in Italia sia all'estero, ove le sue romanze furono apprezzate per la fluidità della linea melodica e il raffinato equilibrio tra musica e parola. La perfetta conoscenza della tecnica vocale e l'innato gusto melodico contribuirono alla diffusione dei suoi lavori soprattutto Oltremanica; qui la produzione cameristica vocale italiana, caratterizzata da una calda e solare cantabilità, trovò il terreno adatto per molti compositori italiani, primo tra tutti F.P. Tosti, che portarono in Inghilterra quel particolare gusto per il canto all'italiana "divenuto una disciplina necessaria per la formazione culturale di ogni ragazza di buona famiglia" (Morabito, p. 94).
Il G. morì a Napoli il 2 luglio 1890.
Fonti e Bibl.: F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatorii, Napoli 1881-83, II, p. 148; III, pp. 127, 150 s., 419; IV, p. 402; E. De Mura, Enc. della canzone napoletana, I, Napoli 1969, p. 297; The catalogue of printed music in the British Library to 1980, XXV, London 1983, pp. 297 s.; F. Morabito, La romanza vocale da camera in Italia, Cremona 1997, pp. 95, 102; U. Manferrari, Diz. univ delle opere melodrammatiche, II, p. 98; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, IV, p. 428; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 674 s., e Suppl., p. 385.