DI LEGGE, Alfonso
Nacque a Roma il 2 luglio 1847 da Filippo e Teresa Baffi; qui compì il corso degli studi fino alla laurea in ingegneria e matematica conseguita brillantemente nel 1869. e straordinarie capacità dimostrate gli valsero l'ingresso all'osservatorio del Campidoglio, diretto da L. Respighi.
I suoi studi iniziali si rivolsero verso il calcolo e si concretizzarono su alcuni saggi di algebra e trigonometria sferica: Formole relative al seno e coseno della somma di più archi, Roma 1871; Sopra la curva piana in cui la somma della suttangente e della sunnormale è costante, ibid. 1872; Sulle formole fondamentali della trigonometria sferoidica, ibid. 1877.
Ben presto, attratto dagli interessanti lavori di astronomia solare condotti dal Respighi con il nuovo metodo di P-J.-C. Janssen, si dedicò alle indagini spettroscopiche del bordo solare e, dal dicembre 1871 iniziò i rilievi quotidiani del diametro del Sole, ripreso al passaggio con il circolo meridiano di Ertel. Poco dopo il D., insieme col Respighi e F. Giacomelli, intraprese la compilazione di un catalogo assoluto di tutte le stelle boreali fino alla sesta magnitudine. Tale lavoro venne condotto dai tre astronomi in stretta collaborazione, come dichiarava il Respighi nell'introduzione alla prima parte (Declinazioni medie di 285 stelle dalla prima alla sesta grandezza, in Mem. d. R. Acc. dei Lincei, s.3, II [1878], pp. 973-1002: "iniziammo una serie speciale di osservazioni di confronto per verificare se fra noi esistevano errori personali nella collimazione delle stelle e nella lettura dei microscopi").
Il D. sposò nel 1880 Virginia Santi, che morì di parto dopo un solo anno di matrimonio. Egli volle allora dedicarsi interamente alla educazione della figlia e all'intenso lavoro di ricerca. Nel campo scientifico la sua opera, come scrive G. Armellini (cfr. necrol. Rend. d. R. Acc. dei Lincei), si sviluppò con "minuziosa e scrupolosa cura dell'obiettività: cura che gli faceva spesso ritardare la pubblicazione dei risultati delle sue osservazioni, fino a che ogni pur minima ombra di dubbio non fosse completamente e definitivamente scomparsa".
Dieci anni di lavoro osservativo portarono alla stesura anche delle altre due parti del catalogo stellare (Catalogo delle declinazioni mediedi 1.473 stelle comprese fra i paralleli 200 e 600 Nord, in Mem. d. R. Acc. d. Lincei, s. 3, VIII [1880], pp. 101-186; Catalogo delle declinazioni medie di 1.004stelle comprese fra i paralleli 0° e 20°Nord e 64° e 90° Nord, ibid., s. 4, I [1884], pp. 145-204) e ad una prima analisi dei rilievi sistematici dei diametri solari (Sul diametro orizzontale del Sole, ibid., pp. 232-281).
A partire dal 1885 al D. vennero affidate le misurazioni geodetiche per definire le differenze di longitudine tra la torre del Campidoglio e gli osservatori di Capodimonte, di Arcetri, di Padova, di S.Pancrazio a Cagliari e della Marina militare a Genova: le misurazioni, dati gli strumenti dell'epoca, risultarono le migliori mai eseguite. Tra queste, si ricordano Differenza di longitudine fra l'osservatorio del Campidoglio in Roma e la torre di S. Pancrazio in Cagliari, in Processi verbali delle sedute della Commissione geodetica italiana, Firenze 1887, pp. 20 s.; Differenza di longitudine fra l'osservatoriodel Campidoglio in Roma e l'osservatorio della R. Marina in Genova, ibid., pp. 21 s.; Differenze di longitudine fra Roma (Campidoglio), Padova e Arcetr., in Pubblicazioni della R. Commissione geodetica italiana, Padova 1891.
Nel 1889, vinto il concorso per la cattedra di astronomia presso l'università di Bologna, il D. si trasferì in quella città, ma pochi mesi dopo venne richiamato a Roma a ricoprire lo stesso insegnamento resosi vacante in seguito alla morte del Respighi.
Insieme con il Giacomelli, volle condurre a termine il catalogo stellare intrapreso e, dopo circa ottocento notti di osservazioni e 20.000 rilievi di passaggi al circolo meridiano, presentò all'Accademia dei Lincei, alla fine del 1893, il Catalogo delle ascensioni rette medie di 2.438 stelle comprese fra l'equatore ed il parallelo 80° Nord (in Memorie della R. Acc. dei Lincei, s. 5, I [1894], pp. 380-474). Il quinto catalogo stellare venne pubblicato a Roma nel 1902 (Catalogo delle declinazioni medie di 1.419 stelle comprese nell'emisfero boreale). Un catalogo generale comprendente le stelle dei cataloghi precedenti, con le posizioni ridotte all'equinozio del 1900, venne dato alle stampe qualche anno dopo (Catalogo di stelle compilato sulle osservazioni fatte all'osservatorio del Campidoglio, ibid. 1911).
Nel frattempo il D. aveva proseguito le osservazioni giornaliere del diametro solare (cfr. Sulla grandezza apparente del diametro del Sole e sulle sue variazioni, in Rend. d. R. Accad. dei Lincei, III [1887], I, pp. 459 ss.; Sugli errori personali nelle osservazioni del diametro orizzontale del Sole, fatte al R. Osservatario del Campidoglio, ibid., VI [1890], 2, pp. 252-258; Sulla grandezza apparente del diametro del Sole e sulle sue variazioni, ibid., VI [1890], 2, pp. 310-316; Osservazioni del diametro orizzontale delSole fatte nel R. Osservatorio del Campidoglio negli anni 1896-1900, Roma 1902) e aveva portato a termine una accurata determinazione della latitudine della torre del primo meridiano d'Italia su monte Mario, valutata 41° 55´ 25´´, 48 in seguito alle osservazioni di 285 passaggi stellari al primo verticale (Latitudine astronomica del punto trigonometrico di Monte Mario in Roma, determinata negli anni 1904-1905, in Pubblicazioni della R. Commissione geodetica italiana, Bologna 1909).
L'impegno profuso nel condurre queste due fondamentali serie di osservazioni non aveva impedito al D. di seguire altri studi, tra i quali si possono ricordare Osservazione dell'eclisse anulare di Sole del 17 giugno 1890 fatta al R. Osservatorio del Campidoglio, in Mem. della Soc. degli spettroscopisti italiani, XIX (1890), pp. 147 s.; Sopra alcuni metodi di combinazione delle osservazioni, Roma 1902; Teorie moderne di cosmogonia, ibid. 1906; Una pagina di storia dell'astronomia romana: L. Respighi, in Rivista di astronomia e scienze affini, VI (1912), pp. 625-640.
Nel 1915 il D. si vide costretto a interrompere i lavori osservativi, non essendo più in grado di percepire esattamente, a causa dell'età avanzata, i battiti del cronometro siderale; alla fine del 1922, ormai settantacinquenne, venne collocato a riposo e insignito della gran croce dell'Ordine della corona d'Italia.
Quasi novantenne, presentò alla Accademia dei Lincei il suo ultimo lavoro scientifico, riguardante la discussione delle misure eseguite sul globo solare: Osservazioni del diametro orizzontale del Sole fatte nel R. Osservatorio del Campidoglio negli anni1901-1910, in Rend. della R. Accad. dei Lincei, s. 6, XIX (1934), pp. 676-681.
Morì a Roma il 19 apr. 1938.
Fonti e Bibl.: Necrol., in Rend. della R. Acc. dei Lincei, s. 6, XXIX (1939), I, pp. 344-352; G. Armellini, Astronomia, in Un secolo di progresso scientifico italiano, Roma 1939, I, pp. 441, 475 s.; P. Dore, Geodesia e topografia, ibid., pp. 496 s.