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VALDÉS, Alfonso de

di Benedetto Nicolini - Enciclopedia Italiana (1937)
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VALDÉS, Alfonso de

Benedetto Nicolini

Uomo politico, teologo e pubblicista spagnolo, nato a Cuenca poco prima del 1500, morto a Vienna il 3 ottobre 1532. Autodidatta e letterato di grande finezza, entrò, ancora molto giovane, al servigio di Carlo V, di cui nel 1526 divenne segretario e "latinista" ufficiale, e che accompagnò nel viaggio italo-tedesco del 1529-30 e in altri viaggi.

Oltre alla sua corrispondenza ufficiale e privata (ricca e notevole quella con Erasmo), lasciò a stampa una relazione sulla battaglia di Pavia (1525), il Latancio ovvero Diálogo de las cosas ocurridas en Roma (1527), che, tacciato dal Castiglione e da altri di luteranesimo, fruttò all'autore un processo, da cui uscì assolto nel 1529, e il Diálogo de Mercurio, Carón (1531), da alcuni attribuito erroneamente al fratello Giovanni. Naturalmente in questi scritti, ammirati oggi quali modelli di pubblicistica politica, egli tende anzitutto a purgare il suo signore da qualunque colpa che rovescia intera sugli avversarî: onde, p. es., responsabile del sacco di Roma, voluto, del resto, da Dio per punire i peccati della città eterna, non fu Carlo V, ma Clemente VII; così come la responsabilità del conflitto franco-asburgico è da attribuire intera a Francesco I. Tuttavia, attraverso le sue eleganti e a volte ironiche argomentazioni di apologetica politica, si scorge uno spirito fortemente religioso, il quale detesta la guerra, che considera conseguenza d'una falsa religiosità, orientata verso l'esteriorità anziché verso il culto in spirito, e anela a ricondurre la società cristiana all'Evangelo, in guisa che essa, costituita in impero universale, diventi effettivamente unum ovile et unus pastor.

Bibl.: V. valdés, juan.

Vedi anche
Vienna (ted. Wien) Città dell’Austria (1.678.600 ab. nel 2008; 2.000.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente si incunea tra la Selva Viennese ... luteranésimo luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto luteranesimo l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia e altrove luterani, si designano tuttavia ufficialmente come evangelici, in opposizione ... Carlo V imperatore (I come re di Spagna, II d'Ungheria e IV di Napoli). - Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e di Isabella di Castiglia), divenne a soli sei ... Spagna Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La Spagna, bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi delle Baleari nel Mediterraneo e delle Canarie nell’Atlantico ...
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    Uomo politico, teologo e umanista spagnolo (Cuenca 1490 circa - Vienna 1532), fratello di Juan. Letterato di grande finezza, entrato al servizio di Carlo V ne divenne segretario e "latinista" ufficiale, e lo accompagnò in varî viaggi. Oltre a un'ampia corrispondenza (notevole quella con Erasmo), lasciò ...
Vocabolario
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
de auditu
de auditu locuz. lat. – Espressione corrispondente all’ital. «per sentito dire»: riferire de auditu. Anche, «per avere udito direttamente», nell’espessione giuridica testimone de visu et de auditu (v. de visu).
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