FERRARA, Alfio
Nacque a Trecastagni, in provincia di Catania, il 7 marzo 1777, uno dei dieci figli di Filadelfo e Genoveffa Motta. Tra i suoi fratelli furono l'abate Francesco, celebre naturalista, e Agostino, carmelitano maestro dell'Ordine e professore di teologia morale all'università di Roma.
Iniziò nel paese natale gli studi, che proseguì a Catania sotto la direzione del fratello maggiore Francesco. Avviatosi allo studio della medicina, fu accolto, giovanissimo, come allievo nell'ospedale militare inglese attivo a Messina, al seguito delle truppe ivi stanziate: si trovò così coinvolto, negli eventi bellici che sconvolgevano l'Europa, nel campo avverso alla Francia. Agli inizi dell'Ottocento, completato il corso di studi, prestò le sue cure a un gran numero di soldati inglesi reduci dalla campagna d'Egitto, che riuscì a far rimpatriare guariti dell'oftalmia contratta in Africa. Questi servigi prestati ai militari e l'esito favorevole di un concorso gli valsero l'assunzione come "medico e chirurgo proprietario", nell'ospedale di Messina. Successivamente seguì l'esercito inglese in qualità di medico militare e fu assunto nel grande ospedale Mathe di Londra.
Durante il soggiorno londinese pubblicò due opere in italiano e una in inglese: Memoria sopra le acque della Sicilia. Loro natura analisi, ed usi, Londra 1811; Saggio sopra le produzioni naturali della Sicilia, ibid. 1811; On the coral fishery in the Sicilian seas..., London 1812. Di quest'ultimo scritto, che nel 1813 ripubblicò sempre a Londra nella versione italiana, Memoria sul corallo della Sicilia, iniziò poi una nuova stesura più tardi, a Parigi, al fine di perfezionarlo e di ornarlo di rami con colori al naturale, che non riusci a completare.
Di ritorno in Sicilia, dopo aver partecipato alla campagna di Spagna al seguito delle truppe inglesi, vi sostò brevemente: fu infatti inviato, come medico e chirurgo militare e direttore degli ospedali dell'Eptaneso, a Santa Maura (Leucade), una delle isole costituenti il protettorato inglese che nel 1815 prese il nome di Stati uniti delle Isole Ionie.
Durante la sua permanenza a Santa Maura il F., in compagnia dell'ambasciatore inglese, effettuò due viaggi per visitare le località più famose della Grecia, che gli diedero tra l'altro la possibilità di raccogliere una interessante collezione delle più celebri medaglie della città, passata dopo la sua morte al fratello Francesco. Di questi suoi viaggi compilò un giornale, rimasto inedito, così come inediti rimasero altri suoi scritti ricordati dalle cronache dell'epoca: osservazioni per un'opera sulle malattie endemiche delle Isole Ionie, molti opuscoli di storia naturale riguardanti la Sicilia o altri luoghi da lui visitati.
Dopo aver prestato servizio nell'armata inglese, ottenne il ritiro con il "mezzo soldo" e si trasferì a Parigi, ove decise di trascorrere la sua vita di pensionato. Nella capitale francese acquisì in breve una buona notorietà e nel 1827 vi pubblicò l'opera, edita nello stesso anno anche nella versione italiana, Coupd'oeil sur les maladies les plus importantes qui règnent dans une des iles les plus célèbres de la Grèce, ou Topographie médicale de l'ile de Leucade ou Sainte-Maure.
Di formazione umanistica e di buona cultura, il F. fu noto e stimato come buon medico e abile chirurgo, esperto soprattutto negli interventi di litotomia e di chirurgia oculare. I suoi scritti furono assai apprezzati dai contemporanei: J.-L. Alibert, che fu medico di Luigi XVIII, inserì un estratto della Memoria sopra le acque della Sicilia nel volume che pubblicò a Parigi nel 1826, Précis sur les eaux minérales les plus usitées en médicine, suivi de quelques renseignements sur les eaux minérales exotiques.
Il F. appartenne a varie società scientifiche e fu membro del Collegio reale dei chirurghi di Londra. Morì a Parigi il 27 ott. 1829.
Fonti e Bibl.: Oltre alle notizie fornite dal Comune di Trecastagni e dalla Bibl. regionale universitaria di Catania, si vedano: Trecastagni, Arcipretura, Registro dei battesimi dal 1775al 1808, parrocchia S. Nicolò di Bari; Fr. Ferrara, F. A., in E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri..., I, Venezia 1834, pp. 113 ss.; Diz. class. di medicina interna ed esterna, XXIII, Venezia 1835, ad vocem; Nuova Encicl. popolare ital., VIII, Torino 1867, ad vocem; G. M. Mira, Gran Diz. bibliegrafico delle opere edite ed ined., antiche e moderne di autori siciliani..., Palermo 1875, ad vocem; Encicl. popolare illustrata, XIII, Roma 1888, ad vocem;V. Zappalà Nicolosi, Trecastagni e i martiri Alfio, Filadelfo e Cirino..., Trecastagni 1937, p. 83; Diz. dei siciliani illustri, Palermo 1939, ad vocem;A. Pazzini, Bio-bibliografia di storia della chirurgia, Romas. d., p. 184;Id., Chirurghi militari italiani. Secc. XII-XIX, Roma 1942, p. 98; A. Torrisi, L'abate F. Ferrara, Catania1948, p. 10. A. Hirsch, Biograph. Lex. der hervorragenden Ärzte..., II, p. 506.