ALFABETO DELL'AMORE ('Αλϕάβητος τῆς ἀγάπης)
DELL'AMORE Sotto questo titolo suggestivo il noto editore dei Carmina graeca medii aevi Guglielmo Wagner pubblicò a Lipsia nel 1879 una raccolta di poesie volgari neogreche da un manoscritto del British Museum (Additional 8241, del '500), nel quale sono intitolate "versi d'amore e d'affetto" (στίχοι περὶ ἔρωτος καὶ ἀγάπης). Ma la raccolta contiene ben altro che un solo alfabeto pletorico, a cui la ridusse il Wagner, che per rimediare in qualche modo alle lacune e al disordine della tradizione dispose i versi secondo le lettere dell'alfabeto; cioè contiene: 1) un alfabeto d'amore (1-108); 2) distici alfabetici (109-139); 3) Ecatologo (ἑκατόλογος) o centorispetti, il cui acrostico è costituito dalla serie numerica da 1 a 100 (140-330); e questa è la poesia più importante, della quale esistono altre versioni nei canti popolari greci; 4) poesie diverse (331-619); 5) terzo alfabeto (620-669); 6) poesie diverse (670-714).
Già da questo prospetto, condotto sulla più recente edizione di Hesseling-Pernot, appare che gli elementi della collezione non sono stati collegati secondo un ordinamento chiaro; perciò furono dagli studiosi tentati diversi raggruppamenti. Nemmeno è esatto il sottotitolo Collezione di canti d'amore rodî datole dal Wagner, basandosi su due passi allusivi a Rodi (370 e 450). La lingua stessa non permette alcuna localizzazione precisa, perché questi canti non sono scritti in un greco strettamente dialettale, ma in una lingua comune semplicemente tinta di qualche particolaritȧ dialettale che ci riconduce alle isole orientali dell'Arcipelago, da Chio a Rodi, con qualche influenza dotta dovuta al diasceuaste o riordinatore. Il valore di questa corona di poesie è notevole non soltanto per i pregi intrinseci (ci sono canti veramente poetici, pieni di vita e di passione), ma anche per la molta luce che essa diffonde sulla storia della poesia volgare medievale, dimostrando che molti elementi della poesia popolare neoellenica hanno origine molto remota.
Bibl.: Ediz. principe di W. Wagner, 'Αλϕάβητος τῆς αγάτης. Das ABC der Liebe. Eine Sammlung rhodischer Liebeslieder, Lipsia 1879; ed. di D. C. Hesseling e H. Pernot, 'Ερωτοπαίγνια (Chansons d'amour), Parigi 1913; (Bibliothéque grecque vulgaire, X); per la bibliografia, ivi, p. vii seg. Traduzione metrica italiana di Vito D. Palumbo, 2ª ed. rifatta, Lecce 1912.