Poeta romeno (Craiova 1854 - Bucarest 1920). Paladino del simbolismo, che aveva visto nascere in Francia e nel Belgio, fu il principale innovatore della poesia romena moderna, e non solo sotto l'aspetto formale. Nei raffinati versi delle raccolte Poezii (1882), Excelsior (1895), Flori sacre ("Fiori sacri", 1912), Poema rondelurilor ("Il poema dei rondelli", post., 1927), ha cantato la sorte infelice del genio, le ingiustizie del mondo, ma anche le bellezze esotiche e la prorompente forza vitale. Temi consimili appaiono nelle novelle di Cartea de aur ("Il libro d'oro", 1902), in qualche dramma, come Moartea lui Dante ("La morte di Dante"), e nella originale produzione francese, consistente nella raccolta di versi Bronzes (1897), nel romanzo Le calvaire de feu (1906) e nel dramma Le fou (1910).