BRONGNIART, Alexandre-Théodore
Architetto, nato il 15 febbraio 1739, morto il 6 giugno 1813 a Parigi. Abbandonati gli studî di medicina, seguì la scuola del Blondel e condusse a terrnine, sui disegni del Gabriel, gli edifici della scuola militare. Elevò a Parigi numerosi palazzi, oggi in gran parte scomparsi, e nel 1781 fu chiamato all'Accademia di architettura. Il B. non sfuggì alla sopravalutazione dell'antico, che infieriva nella seconda metà del sec. XVIII; lo dimostrano la chiesa di Saint-Louis-d'Antin e le costruzioni che oggi fanno parte del liceo Condorcet, a colonne doriche che rammentano il tempio di Pesto, e così spoglie da non esservi parte ove si possa fissare lo sguardo con piacere. Il palazzo della Borsa di Parigi, da lui iniziato nel 1808, fu condotto a termine dopo la sua morte. Il Quatremère de Quincy ci riferisce che "il B. preparò il progetto e costruì le fondamenta dell'edificio, ignorando a quale uso fosse destinato". L'edificio, che copre un'area di 50 m. per 70, e la cui sala principale misura solo metri 18 su 31, ripete nello schema le forme di un tempio antico; ma occorre osservare come le aperture sul colonnato che circonda tutto l'edificio, dimostrano che il B. non osò, come il Vignon alla Madeleine, spingere sino all'estremo l'imitazione dell'antichità. Il B. era piuttosto un uomo ricco di idee che un artista o un costruttore: di lui è la pianta del cimitero del Père Lachaise e dei viali che si dipartono dagli Invalides. Fu tra i primi architetti ai quali fu affidato il restauro di monumenti storici, e nel 1811 applicò nel restauro di Notre-Dame il procedimento dell'impellicciatura.
Bibl.: Ch. Bauchal, Nouveau dictionnaire des architectes, Parigi 1887; F. Benoit, La France sous la Révolution et l'Empire, Parigi 1897; Geffroy, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911; Gromort, L'architecture en France de la Révolution à nos jours, Parigi 1927.