KLUGE, Alexander
Regista del cinema tedesco, nato a Halbertstadt il 14 febbraio 1932. Autore di numerose pubblicazioni storiche e politiche, di saggi scientifici e di romanzi, esordisce nel cinema come assistente di F. Lang nel 1958-59, dirige, nel 1960, un cortometraggio in collaborazione con U. Schamoni, Brutalität in Stein, quindi, dopo una serie di cortometraggi dal 1961 al 1965, realizza, nel 1966, il suo primo lungometraggio, Abschied von Gestern (Commiato da ieri o La ragazza senza storia) che, insignito con numerosi premi alla Mostra di Venezia, impone K. all'attenzione della critica internazionale per quel rigore stilistico e quell'oggettività narrativa che nel 1962 il Manifesto di Oberhausen (firmato anche da K.) aveva indicato come elementi tipici del rinnovato cinema tedesco. Seguono, insieme con altri cortometraggi sociologici o comportamentistici, Artisten in der Zirkuskuppel: ratlos (Gli artisti sotto la tenda del circo: perplessi), 1968, Leone d'oro alla Mostra di Venezia; Der Grosse Verhau (Il grande bordello), 1971-1972; Gelegenheitsarbeit einer Sklavin (Le occupazioni fortuite di una schiava), 1973; In Gefahr und grosster Not bringt der Mittelveg der Tod (Quando un grave pericolo è alle porte le vie di mezzo portano alla morte), 1974; Der Starke Ferdinand (Ferdinando il duro), 1975-1976; tutti film in cui il talento di un autore conscio delle necessità di aggiornamento del linguaggio cinematografico si accompagna all'osservazione responsabile dei travagli della società attuale in Germania; con lucida intelligenza e asciutto realismo.
Bibl.: Alexander Kluge, Quaderno Informativo n. 67 della XII Mostra Int. del Nuovo Cinema, Pesaro 1976; con filmografia completa e bibliografia.