ALESSIO
Fu suddiacono e cappellano di papa Alessandro III, che nel 1180 lo mandò come suo legato in Irlanda, Scozia ed isole vicine.
È dubbia la notizia di alcuni storici, tra cui il Cardella (I, 2, p. 161), che lo dicono perugino di nascita e membro della famiglia degli Arcipreti (detti più tardi Penna), parenti di Anastasio IV.
Scopo della missione di A. era di decidere la questione del vescovado di St. Andrews, donde Giovanni, canonicamente eletto, era stato espulso da Ugo, confessore di re Guglielmo, nominatovi da questo vescovo A. riaccompagnò Giovanni in Scozia e convocò un concilio del clero scozzese per consacrare Giovanni e deporre l'intruso. Questi però, ricorrendo alla violenza, penetrò nella cappella vescovile per asportarne le insegne dell'autorità episcopale, l'anello e il pastorale, attirandosi in tal modo la scomunica d'A., che sottopose a interdetto anche la diocesi di St. Andrews.
Queste vicende indussero il papa a intervenire presso il clero scozzese in appoggio di A., cogliendo anche l'occasione per una precisazione circa i poteri del legato, che fu giudicata di grande importanza dai canonisti. Il papa osservava, infatti, che il legato, sulla base dei poteri a lui conferiti, avrebbe potuto sottoporre a interdetto anche il regno e non la sola diocesi, come aveva fatto in realtà.
La reazione di re Guglielmo fu violenta: A. e Giovanni furono costretti a lasciare la Scozia e a cercar rifugio in Normandia presso il re d'Inghilterra, Enrico II.
A. era cardinale prete del titolo di S. Susanna, sottoscrivendo bolle di Clemente III dal maggio 1188 fino al marzo 1189.
La notizia, riportata dal Torrigio e da altri eruditi, per cui A. sarebbe prima stato cardinale diacono di S. Nicola in Carcere, non ha appoggio di documenti.
A. morì prima del 18 maggio 1190, quando troviamo la prima sottoscrizione di Giovanni Felice, nuovo titolare del titolo di S. Susanna.
Fonti e Bibl.: Benedicti Abbatis Gesta regis Henrici secundi, a cura di W. Stubbs, I, London 1867, pp. 251, 264-265; Jaffé-Löwenfeld, Regesta pontificum romanorum, II, Lipsiae 1888, p. 536; F. Ciatti, Delle memorie annali e istoriche delle cose di Perugia, II, Perugia 1638, p. 258; F. M. Torrigio, Il Sacro coro degli eminentissimi cardinali dell'antica e venerabile diaconia di S. Nicolò in Carcere Tulliano di Roma, Roma 1645, p.13; L. Cardella, Memorie storiche de' cardinali della santa romana Chiesa, I, 2, Roma 1792, p. 161; K. Ruess, Die rechtliche Stellung der päpstlichen Legaten bis Bonifaz VIII, Paderborn 1912, pp. 156, 175 s.; H. Tillmann, Die päpstliche Legaten in England bis zur Beendigung der Legation Gualas, Bonn 1926, p. 79.