Architetto (Piacenza 1455 circa - ivi 1535 circa). Forse scolaro di G. Battagio da Lodi, dopo la casa del Commendatario (1484-97), in cui si dimostra orientato verso la chiarezza bramantesca, ma ancora legato al gusto decorativo lombardo, costruì a Piacenza la chiesa di S. Sisto (1499-1511), con l'originalissimo partito di una seconda navata trasversa adiacente alla facciata, la chiesa del S. Sepolcro (1488-1534) e l'annesso chiostro (iniziato nel 1503 circa). La planimetria, che prevedeva 3 cupole agli incroci della navata con i tre brevi bracci aggettanti, ricorda schemi veneto-bizantini (S. Salvatore a Venezia) con un nuovo senso scenografico cinquecentesco. L'opera più importante, sempre a Piacenza, è la chiesa a pianta centrale (croce greca con quattro cappelle angolari) di S. Maria di Campagna (iniziata nel 1522). Sobrio nella decorazione, creò opere di inconfondibile originalità, che, pur rientrando nell'alone della grande arte bramantesca, hanno schietto sapore regionale.